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Venerdì del libro (202°) : UNA SPOSA CONVENIENTE

Da Marisnew
Cara Lilli,

oggi per seguire l'iniziativa di HomeMadeMamma voglio proporti una lettura divertente che ho concluso da pochissimo: UNA SPOSA CONVENIENTE, di Elsa Chabrol.

Dopo aver appreso dell'esistenza di questo romanzo leggendone una positiva recensione sul blog di Manu - I quasi montanari -  ho voluto passare anche io qualche ora rilassandomi e seguendo le tragi-comiche vicende degli abitanti di uno sperduto villaggio (perchè paese sarebbe già una parola grossa) francese, situato sulle Alte Cevenne.

Cosa hanno di particolare questi abitanti? Sono pochissimi (non arrivano a 10) e sono tutti avanti (ma parecchio) negli anni. Tanto che l'unico giovanotto del vilaggio di anni ne ha solo 47.La decana è Juliette, centounenne incredibilmente arguta e deliziosamente dispotica, che convive con l'idea che ogni giorno, anzi ogni momento potrebbe essere buono per la propria dipartita e non fa che ripeterlo, giocandoci anche su in modo originale e (sembra incredibile ma non lo è) simpatico.E' lei a prendere l'iniziativa quando occorre fare qualcosa per impedire che il Pierrot, ossia il giovanotto di cui sopra, vada via dal villaggio per cercare moglie e sistemarsi in città, lasciando la banda di nonnetti senza l'unico aiuto pratico, senza chi pensi a fare la spesa per tutti nel paese vicino, senza chi li soccorra con piccole riparazioni di ogni genere in casa, senza chi è un pò come il figliolo di ognuno di loro.Cosa fare? Semplice! Trovare una sposa per il Pierrot, ma che sia conveniente, cioè che lo faccia felice si, ma restando a vivere con lui lì nel villaggio di Pouligeac.Il come, il dove e il quando di questa ricerca non voglio svelarlo per non togliere il gusto della lettura a chi volesse saperne di più in prima persona :-)

Una lettura non certo memorabile ma sicuramente piacevole, con personaggi ben caratterizzati e ben inseriti nella storia, ognuno col suo apporto. 
Magari un pò troppo grottesca la figura dell'ottantottenne signorina illibata che tale non vorrebbe più rimanere prima di passare a miglior vita, anche se  in una sorta di commedia degli equivoci per sorridere anche questo ci può stare.
Io ho adorato Juliette, comunque. Mi ha ricordato un pò una mia prozia che è morta a 102 anni e 4 mesi e che aveva lo spirito di una ragazzina.  


Venerdì del libro (202°) : UNA SPOSA CONVENIENTE
<< "Vivi come se dovessi morire domani" si dice. Quanto a Juliette, viveva come se dovesse morie all'istante. Si sarebbe potuto pensare che fosse terrorizzata e piena di angoscia a quel pensiero. Niente affatto. Lei, che era sempre stata una donna positiva, che apprerzzava la sua vita tranquilla senza ambizioni o rimpianti, aveva sempre accettato il suo destino senza porsi domande. Ciò valeva anche per la sua morte.  Il biccheire rimaneva decisamente mezzo pieno. Si godeva il suo "rinvio" senza pensare ai tormenti della morte, e questo ledonava una sorta di distacco, di gratitudine e di buonumore che non aveva mai conosciuto prima. Un pò come chi riceve un regalo in modo continuativo durante tutto il corso della giornata.Le capitava di pensare di non essere mai stata così felice.>>


I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

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