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Venerdì del libro (206°): SE UNA NOTTE D' INVERNO UN VIAGGIATORE

Da Marisnew
Cara Lilli,

mentre le monella va molto meglio con la sua gambetta e il monello pure non ha più febbre (ma è rimasta la tosse...), è arrivato di nuovo venerdì e quindi ti scrivo come d'abitudine per proporti un libro, seguendo l'iniziativa di HomeMadeMamma.Stavolta è un romanzo molto particolare di Italo Calvino: SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE.Mi fece incuriosire la recensione della mia carissima nipotina virtuale Eli di Scarabocchi d pensieri, un bel pò di tempo fa. Eli lo ha raccontato in modo geniale, come solo lei sa fare quando scrive di libri :-) Io non credo di saper fare altettanto ma dico comunque la mia.

E' un libro che parla di libri. E questa è una cosa che già di per sè io adoro. 

ll modo in cui ne parla, poi, è davvero originale e intrigante: il lettore comincia a scorrere le prime pagine, un'inizio di storia. Poi capisce che il personaggio gli parla. Si, parla con lui lettore. Ma non un lettore qualsiasi: il Lettore con la elle maiuscola. E' così che sarà chiamato in tutto il romanzo il vero protagonista. Lettore.

E lì si parte per tutta una serie di intrecci di libri incominciati ma mai finiti o di cui comunque non si conosce la fine; di personaggi che si ritrovano catapultati in storie diverse, tutte particolarissime poi, che iniziano e poi invece di terminare li lasciano così...nel mezzo e li conducono in altre avventure.

Confesso che ad un certo punto ho fatto un pò di fatica a star dietro a questi cambi repentini di scenario, forse il libro è un pò lungo, ma se si supera lo scoglio di qualche momento di smarrimento (a tratti quasi di noia direi) e si arriva alla fine...bè, ne sarà valsa la pena!

Il finale di questo libro mi è piaciuto tantissimo. Inizio e fine: queste sono le parti che mi hanno colpito di più.

Non posso (o meglio non voglio) anticipare nulla, ma le riflessioni sul valore della lettura, su cosa sarebbe un mondo senza cultura, e il modo in cui vengono fatte mi hanno affascinato.Consiglio questo libro a chi vuole leggere qualcosa di insolito, di interessante, ma con la predisposizione ad entrare in un meccanismo un pò strano e complesso. Non è un puro svago, ecco cosa voglio dire. Tutt'altro. Ma è una lettura che non so paragonare a nessun'altra fatta finora! 


Venerdì del libro (206°):  SE UNA NOTTE D' INVERNO UN VIAGGIATORE

<<E' già da un paio di pagine che stai andando avanti a leggere e sarebbe ora che ti si dicesse chiaramente se questa a cui io sono sceso da un treno in ritardo è una stazione d'una volta o una stazione di adesso; invece le frasi continuano a muoversi nell'indeterminato, nel grigio, in una specie di terra di nessuno dell'esperienza ridotta al minimo comune denominatore. Sta' attento: è certo un sistema per coinvolgerti a pocoa poco, per catturarti nella vicenda senza che tu te ne renda conto: una trappola. O forse l'autore è ancora indeciso, come d'altronde anche tu lettore non sei ben sicuro di cosa ti farebbe più piacere leggere: se l'arrivo a una vecchia stazione che ti dia un senso d'un ritorn allindietro, d'una rioccupazione dei tempi e dei luoghi perduti, oppure un balenare di luci e di suon che ti dia il seno d'essere ivo ogi, nel modo in cui si crede faccia piacere essere vivo.>>I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

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