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Venerdì del libro (210°): ACQUA AGLI ELEFANTI

Da Marisnew
Cara Lilli,

oggi per seguire l'iniziativa di HomeMadeMamma ti parlo di un romanzo di Sara Gruen, ACQUA AGLI ELEFANTI.L'ho cercato dopo aver letto la recensione di Manu de I quasi montanari. Avevo forse un'aspettativa troppo alta e quindi sono rimasta un pò delusa, ma alla fine questo libro non mi è dispiaciuto.La trama potenzialmente è affascinante: con l'ambientazione negli anni '30, all'interno della carovana del circo, che viaggia su un treno; con la storia d'amore di turno tra un giovane e sfortunato studente di veterinaria e la bella e infelice cavallerizza, moglie del lunatico e violento direttore del circo nonchè domatore, che va ad intrecciarsi con la storia anche di un animale particolare come è l'elefantessa Rosie, la quale diventa un'importante co-protagonista... Tutto fa presagire che ci sarà di che appassionarsi.Leggendo il libro, però, è venuto un pò meno il mordente. Mi spiego: la narrazione mi è sembrata a tratti troppo lenta e per di più il personaggio di Marlena, la cavallerizza, mi è stato (come amo dire in questi casi) cordialmente antipatico, portandomi a non riuscire ad immedesimarmi nelle sue emozioni e a tifare in modo convinto per la storia che lei vive con Jacob, il giovane aspirante veterinario. Più riuscito senz'altro il personaggio negativo di August, il marito-domatore violento, che suscita davvero l'antipatia che è giusto susciti, se mi permetti il gioco di parole Lilli.E' comunque Rosie, l'elefantessa, che secondo me lascia il segno nel cuore del lettore. Lei che appare pigra, anzi proprio incapace, interessata solo a bere limonata, e che invece ha un animo sensibile, che prova sentimenti simili a quelli umani fino alle estreme conseguenze.L'alternanza della narrazione storica con quella del presente (l'io narrante è Jacob) non sempre è ben riuscita, certe volte appare un pò slegata. Ma comunque un momento intenso e commovente per me è stato proprio uno di quelli descritti dal vecchio Jacob nel finale, quando trova la giusta collocazione per terminare i suoi giorni in modo dignitoso e consono al suo passato da membro della grande famiglia del circo.

Una grande famiglia che è fatta di sudore, soddisfazioni, successi, ma anche crudeltà, rivalità e tensioni di ogni genere.

Un libro che è qualitativamente nella media e non di più, a mio avviso, ma che mi sento comunque di consigliare se si vuole leggere qualcosa di diverso perchè non è la solita storia, ecco.


Venerdì del libro (210°): ACQUA AGLI ELEFANTI

<<Non ho mai capito cosa sapesse Marlena - in quel momento nel serraglio sono successe così tante cose che non ho idea di cosa abbia visto, e con lei non ne ho mai parlato. Non potevo rischiare che i suoi sentimenti per Rosie cambiassero - e nemmeno, ad esser sinceri, che cambiassero quelli per me.>>   
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