Cara Lilli,
stasera per partecipare all'iniziativa di HomeMadeMamma ti parlo di un romanzo letto nelle vacanze di Natale: LE LUCI NELLE CASE DEGLI ALTRI, di Chiara Gamberale.
E' stato il mio primo incontro con questa autrice, conosciuta oramai da alcuni anni dal grande pubblico, ma che ancora non era arrivata tra le mie mani.
Un libro interessante, partito un pò in sordina forse, ma proseguito con man mano un maggiore coinvolgimento per il lettore...o quanto meno per me, lettrice.
Cosa accade se una giovane donna molto originale, indipendente, bella, fantasiosa, madre di una bambina di cui nessuno sa chi è il padre, muore in un incidente? E più nello specifico...cosa accade alla piccola, che viene a trovarsi sola?
Mandorla (questo lo stravagante nome della bambina) trova una piccola comunità ad accoglierla: sono gli inquilini di un piccolo condominio di cui Maria, la madre, era amministratrice a prendersi cura di lei, stabilendodi tenerla a turno in casa per un periodo. Questa decisione apparentemente bizzarra e originaleviene in realtà dettata da una scoperta, fatta tramite una lettera scritta da Maria a Mandorla il giorno della sua nascita, e cioè che la bambina è stata concepita proprio nella soffita di quello stabile, senza però che si faccia il nome del padre.
Il germe del dubbio, dell'incertezza su chi sia l'uomo di cui Maria parla nella lettera viene seminato, così, nel terreno fertile di questa decisione comune di non voler conoscere quale sia la verità e di fare tutti da famiglia alla bambina. E a lungo andare porterà frutti diversi e anche inattesi a volte, che verranno colti da Mandorla stessa ma anche dai suoi affidatari, con una crescita che avverrà salendo di piano in piano fisicamente (ossia passando da un appartamento all'altro nel palazzo proprio) e pure psicologicamente
L'autrice presenta un variegato mondo: dalla famiglia quasi perfetta con padre, madre e due figli, all'anziana signora non sposata, passando per la coppia di omosessuali. Tocca realtà differenti, in cui Mandorla va ad inserirsi di anno in anno.
Fino ad una conclusione che ci si potrebbe aspettare...ma anche no. Cioè che una volta letta potrà sembrare tanto logica quanto spiazzante.
E' una sensazione che non starò qui a cercare di descrivere oltre perchè bisogna secondo me leggere la storia, immergendosi in questo variegato mondo, appunto. Tra pensieri, vita quotidiana, debolezze, stravaganze, legami che si creano e si rinsaldano
Scritto dividendo in modo originale i capitoli, sottolineando il passaggio dal piano terra all'ultimo piano dello stabile in via Grotta Perfetta 315, e alternando il presente raccontato in prima persona da Mandorla ai flashback, con ricordi di ognuno dei vari inquilini del palazzo, questo romanzo mi ha in qualche modo ricordato per l'ambientazione L'eleganza del riccio, che mi è piaciuto molto a suo tempo (vedi qui).
Insomma, un primo incontro positivo con la Gamberale, direi. E non mancherò di leggere altri suoi libri (uno in realtà l'ho già letto....ma ne parlerò poi, un altro venerdì).
I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI