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Venerdì del libro: i libri-gioco

Creato il 23 settembre 2011 da Raffy87
Il libro-gioco è un libro interattivo perché il lettore diventa protagonista e determina la trama del racconto attraverso "bivi" che determinano percorsi narrativi tra loro indipendenti.
"Lupo solitario" è la prima collana di libri-gioco edita in Italia nel 1989. Protagonista della saga è Lupo Solitario, ultimo sopravvissuto allo sterminio di un antico ordine cavalleresco e in seguito fondatore del Nuovo Ordine.
Venerdì del libro: i libri-gioco
Questo genere di libri è adatto ad un pubblico che padroneggia la scrittura ma anche la matematica, perché essenziale è "tenere il conto" delle vite, dei punti forza ecc ecc... perché si tratta di un vero e proprio antenato dei videogiochi in formato cartaceo. Il meccanismo, infatti, è simile a quello di un gioco di ruolo con la differenza che si ha meno libertà di scelta e si gioca generalmente da soli.
Per i più piccoli ad esempio, Topolino (dal 1985) ha pubblica sulle sue pagine diversi "fumetti-game" che prevedevano solo la possibilità di scegliere tra diverse azioni nel corso della storia. Uno solo era il percorso "esatto" per giungere alla conclusione del fumetto.
La cosa più interessante però, una volta capito il meccanismo, è costruire i propri libri-gioco. Per fare questo i punti essenziali sono:
  • definire la traccia iniziale, cioè stabilire il protagonista, lo spazio/tempo, il target, il genere letterario e stendere l'incipit comune e a tutte le opzioni;
  • definire le regole, cioè tutti gli assunti che disciplineranno l'utilizzo del libro, proprio come nei giochi;
  • creare il diagramma ad albero che rappresenta tutti i bivi del libro prestando attenzione alla coerenza interna e all'utilità di tutte le opzioni proposte;
  • rileggere ogni percorso;
  • scrivere ogni percorso e, volendo, illustrarlo.
La realizzazione di un libro-gioco aiuta i bambini a sviluppare la fantasia e se costruito con i più grandi può essere un buon "ponte" interdisciplinare tra, ad esempio, italiano ed informatica perché questa proposta può essere facilmente trasformata in un ipertesto (esempi qui e qui).
Guardando a questo "strumento" nell'ambito di un lavoro di gruppo possono essere identificate alcune dimensioni pedagogiche a mio avviso importanti:
  • l'immaginazione;
  • la socialità;
  • l'interattività;
  • la funzione dei limiti per facilitare la creatività;
  • lo sviluppo del problem solving;
  • l'aumento della tecnologia del sé, ossia del dominio di sé all'interno del gruppo di lavoro;
  • la multidimensionalità delle competenze messe in gioco;
  • lo sviluppo della capacità di rappresentazione.
Per quanti desiderassero conoscere un po' di più su come si costruisce un libro-gioco consiglio di leggere "Costruire i libri-gioco. Come scriverli e utilizzarli per la didattica, la scrittura collettiva e il teatro interattivo".
Costruire i libri-gioco. Come scriverli e utilizzarli per la didattica, la scrittura collettiva e il teatro interattivo

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