Charlie, dopo la morte dei genitori, è costretto a tornare in Inghilterra dalla Norvegia insieme a sua nonna. Ed è proprio in Inghilterra che il bambino e la nonna vivranno una sorprendente avventura tra le mura di un albergo che ospita una strana convention dedicata a discutere dei maltrattamenti dei bambini.
Ecco l'incipit del libro:
"Nelle fiabe le streghe portano sempre ridicoli cappelli neri e neri mantelli, e volano a cavallo delle scope.Ma questa non è una fiaba: è delle STREGHE VERE che parleremo.Ci sono alcune cose importanti che dovete sapere, sul loro conto; perciò aprite bene le orecchie e cercate di non dimenticare quel che vi dirò.Le vere streghe sembrano donne qualunque, vivono in case qualunque, indossano abiti qualunque e fanno mestieri qualunque."Per questo è così difficile scoprirle.
In questo testo, per quando vorrebbero usarlo anche a scopi didattici o pedagogici, viene affrontato un grande tema molto attuale: "la realtà non è quello che sembra e le apparenze ingannano".Questo libro, inoltre, può essere un buon rappresentante del genere horror per più giovani (dalla quinta elementare) in quanto presenta temi cari al genere come: il male, il lutto, la separazione e la paura; senza dimenticare temi forti come l'amore incondizionato che in questo testo si declina con l'amore della nonna per il suo nipotino. Questo post partecipa ai "Venerdì del libro" di Homemademamma.