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VENERE IN METRO' - di Giuseppe Culicchia

Creato il 07 febbraio 2013 da Ilibri
VENERE IN METRO' - di Giuseppe Culicchia VENERE IN METRO' - di Giuseppe Culicchia

Titolo: Venere in metrò'
Autore: Giuseppe Culicchia
Editore: Mondadori
Anno: 2012

Il primo impatto apre al sorriso per la descrizione di una certa borghesia ricca e frivola che popola Milano. Il lettore viene immerso in riti ed abitudini vacue che sono, per i protagonisti di questo romanzo e per l’umanità che li attornia, importanti, indispensabili, addirittura vitali (apericene, sfilate, shopping).

Il romanzo continua con il racconto della caduta inesorabile della protagonista, Gaia, da un alto tenore di vita ad una situazione economicamente molto difficile nella quale, però, potrà riappropriarsi della propria vita e dell’affetto della figlia.

In un romanzo che vuole esser ironico e grottesco, ai personaggi non viene dato un profilo psicologico completo. Piuttosto essi sono descritti come maschere a cui è affidato il compito di rappresentare un particolare atteggiamento, comportamento o “vizio”. La descrizione delle loro azioni è sufficiente a denotare un vuoto che sembra difficilmente colmabile.

Il padre della protagonista è la voce fuori dal coro composto da questa umanità e già prima dello scoppio di Tangentopoli, aveva capito il malessere della società in cui stava vivendo. Di animo sensibile, non apprezzando e non essendo apprezzato dalla società in cui era immerso, si era tolto la vita nei giorni dela strage di via Palestro. Nel romanzo, egli vive nei pensieri di Gaia, che ricorda e capisce l’insegnamento del padre quando i suoi problemi economici diventano drammatici.

Il romanzo è divertente e ironico, fa riflettere senza supponenza.

  

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