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Venere in Pelliccia

Creato il 15 novembre 2013 da Cinefilante
  • Giovedì 14 novembre 2013
  • Cinema King di Via Fogliano ore 20.25

Venere in Pelliccia
Infrasettimanaltà, di corsa all'Auditorium con i biglietti per la serata del giorno dopo.
Non avere la macchina del tempo, consultare tramite smart-phone la possibilità di andare a vedere qualcos'altro che non fosse un film indiano del 1988 al MAXII.
Dirigersi  al Lux per vedere il film con Tom Hanks ma passare davanti al King e decidere al volo per la venere in pelliccia di Polanski.
Parcheggio, caffè da De Angelis d'ordinanza. Finalmente in sala.
Film ipercolto, costruito su nodi cari a Polanski, il ribaltamento dei ruoli, le dipendenze varie nel rapporto di coppia, il labile confine tra il lecito e la perversione come già esplicitamente portato in scena in Luna di Fiele.
La venere in pelliccia però qui si arricchisce di un gioco di specchi in cui si riflettono letteratura, teatro, cinema e profondità dell'animo in un caleidoscopico e continuo rimando che risucchia, ammalia e quasi stordisce per repentini mutamenti di registro.
Emmanuelle Seigner splendida musa, ispirata e ispiratrice, condivide il palco e lo schermo con Mathieu Almaric  in cui è difficile non scorgere un alter-ego del regista, anche a livello fisico.
Venere in PellicciaI due, protagonisti assoluti, reggono storia, emozioni e sentimenti a livelli altissimi.
Film di parole, di testa, profondamente francese e fonte di sicuro godimento per chiunque senta la necessità, in quest'epoca di grande ignoranza, di sperare almeno che esista un po' di cultura, che lunghe dore di studio, come un flash su una parete nera, ogni tanto abbiano la capacità di squarciare, seppur in maniera fugace, l'oscurità di menti ottenebrate.
Godrà anche chi si interessa di psicanalisi o semplicemente chi non disdegna di osservare con curiosità le relazioni tra esseri umani.
L'ora e mezza abbondante scorre senza il minimo accenno di noia. Gli si perdona tutto anche qualche momento leggermente didascalico (l'epilogo in particolare) in favore di una regia grandiosa, interpretazioni stratosferiche e anche di un senso del ridicolo che serpeggia tutto il tempo a ricordarci la nostra condizione inferiore di fronte agli dei.
Da vedere.
Abbinamento mangereccio con il Gian Fornaio che ora è presente in parecchi punti a Roma e con una nuova apertura nei prossimi giorni in Via dei Gracchi. Per una pizza bianca eccezionale e molti altri prodotti da forno di qualità ma anche per un pausa pranzo gustosa. Vi lascio al sito per gli indirizzi!

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