Dall'attività investigativa si è avuto riscontro, inoltre, della capacità di produrre un «hashish speciale», potentissimo, denominato «ice soletto» che, secondo le analisi dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Padova, presenta una concentrazione altissima di THC, pari al 41%. Una tipologia di sostanza mai osservata in quelle sequestrate in Padova e provincia (THC presente in media al 13%), con il rischio di sviluppare disturbi psichiatrici 7 volte maggiore che con l'uso di preparati ordinari.
Nella vasta operazione antidroga che ha visto impegnati 300 Carabinieri dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso, Vicenza, Rovigo e Brescia, 4 unità cinofile ed elicotteri ha permesso di arrestare 10 persone, tutte venete tranne un bresciano, decapitatando, così, l'intera organizzazione. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite, sono state emesse dal Gip presso il Tribunale di Padova, Lara Fortuna, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Orietta Canova, Pubblico Ministero che ha diretto l'intera indagine.
L'attività investigativa ha portato al sequestro preventivo di due unità immobiliari (a Castelfranco Veneto e a Bassano del Grappa) di un conto corrente, di una fiammante «BMW Z4» e di un ciclomotore, per un valore complessivo di circa 300.000 euro.
Contestualmente, sono state eseguiti ben 25 decreti di perquisizione domiciliare in tutto il Veneto nei confronti dei «primi acquirenti» dei grossisti, che hanno consentito il sequestro di altri minori quantitativi di marijuana ed hashish (circa 1,5 kg), già confezionati in dosi e pronti per essere spacciati e di 61.000 euro in contanti.
L'esecuzione delle ordinanze e le contestuali 25 perquisizioni nelle Province di Padova, Treviso, Belluno, Rovigo e Brescia ha permesso di assicurare alla giustizia anche coloro che, quali «primi acquirenti» dei grossisti, provvedevano a smerciare la droga nelle zone di residenza.