Sarà la pigrizia lasciata in eredità da un'estate passata a godermi Famiglia, Fordino, Julez, sole e mare, la mia parte lebowskiana, la voglia di godermi gli ultimi giorni prima del rientro al lavoro o chissà cos'altro, ma quest'anno ho finito per snobbare clamorosamente il Festival di Venezia, senza preoccuparmi troppo di chi avrebbe vinto, delle voci e quant'altro.
Non avendo assaggiato ancora nulla del menù proposto dal Lido, attendo che le pellicole principali - a partire dalla vincitrice - passino dalle parti del Saloon e intanto mi limito a riportare freddamente la lista dei premi principali, che ha visto l'Italia tornare protagonista a sorpresa.
Staremo a vedere, come dicevo poco sopra, se si sarà trattato di una vittoria con merito o di un colpo di sole occorso a Bertolucci.
Speriamo bene.
MrFord
Leone d’Oro: Sacro GRA di Gianfranco RosiGran premio della giuria: Jiaoyou (Stray Dogs) di Tsai Ming-LiangLeone d'argento per la migliore regia: Miss Violence di Alexandros AvranasCoppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Themis Panou per Miss Violence di Alexandros AvranasCoppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Elena Cotta per Via Castellana Bandiera di Emma DantePremio Mastroianni per l'attore emergente: Tie Sheridan per Joe di David Gordon GreenMigliore sceneggiatura: Philomena di Stephen Frears, scritta da Steve Coogan e Jeff PopePremio speciale della Giuria: Die Frau des Polizisten di Philip GroeningPremio Leone del Futuro Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis: White Shadow di Noaz Deshe