Hellman gira un noir avvincente e cerebrale che prende spunto da un fatto di cronaca nera realmente accaduto: una troupe cinematografica sta girando un film sul misterioso 'caso' di due amanti che escogitano una truffa ai danni di un'assicurazione, uccidono un poliziotto e si dileguano, come dice il titolo, nel nulla... durante le riprese, lavorando sulla sceneggiatura, vengono fuori nuovi inquietanti interrogativi sull'accaduto, tanto che a un certo punto è davvero difficile per i protagonisti distinguere la realtà dalla finzione. E naturalmente anche per lo spettatore. Aggiungete poi che il regista si innamorerà perdutamente della bella protagonista (una magnifica Shannyn Sossamon, perfetta nel ruolo di 'femme fatale') che assomiglia in maniera inquietante alla vera truffatrice... e il cerchio si chiude.
Road to Nowhere è un'opera difficile da digerire ('da rivedere almeno due volte', dice il regista stesso), ma innegabilmente affascinante nonostante il canovaccio non proprio originalissimo: il meta-film, infatti, cioè l'escamotage del 'cinema nel cinema' non l'ha certo inventato Hellman... ma vedere passare sullo schermo quelle immagini seducenti e maliziose (vogliamo dirlo? prettamente 'lynciane') e constatare lo scorrere, impeccabile e inesorabile, di una trama complicatissima, genera sensazioni assolutamente positive, da incorniciare.
Forse non proprio per tutti, o forse proprio per questo, decisamente da non perdere.
VOTO: * * * *