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Venezia 72 - A Bigger Splash

Creato il 06 settembre 2015 da In Central Perk @InCentralPerk
Venezia 72 - A Bigger Splash
Sei Tilda Swinton è già sei fortunata così.
Ma per di più sei una Tilda Swinton rocker in fase depurativa e di recupero, in vacanza a Pantelleria con il tuo fidanzato, un certo Matthias Schoenaerts, presente?
Nonostante i 6 anni di fidanzamento, siete ancora belli focosi, girate nudi nella vostra villa, fate all'amore un po' ovunque.
Cosa potrebbe rovinare un idillio simile?
Lo può rovinare Ralph Fiennes, che chissà perchè ti sei fatta per altri 6 anni prima di rinsavire e trovare Matthias.
Ralph si autoinvita nella vostra villa, assieme a una figlia che potrebbe anche essere più fica di te, purtroppo, è più giovane, altrettanto disinibita (non a caso arriva dalle 50 sfumature) e di certo non vuole lasciarsi sfuggire il tuo Matthias.
Cosa più importante, che fa in modo che le tue vacanze e la tua vita perfetta vengano rovinate, è che Ralph è logorroico.
Mi spiego meglio: LO-GOR-ROI-CO. Non tace un attimo, invita ospiti a sorpresa nella vostra casa, sembra pure provarci con sua figlia, e soprattutto continua a provarci con te, che mica sei scema, che a uno logorroico così hai capito che è molto meglio un silenzioso, aitante e amorevole Matthias, nonostante i suoi fantasmi passati, nonostante non tocchi una goccia d'alcool.
Va a capire perchè, però, tentenni. A quel Raplh vuoi bene, a lui sono legati gli anni più rock'n'roll della tua vita e della tua carriera.
Vi seguiamo così in questa vacanza che poteva essere paradisiaca in un posto che paradisiaco lo è di certo, con i malumori che pian piano si insinuano, con gelosie e tentazioni, con giochi di sfida e di potere a legarvi.
Tutto bello, tutti bravi, Guadagnino ci fa sognare, rende la sua Tilda ancora più iconica chiusa com'è in un silenzio forzato, ci fa odiare quell'instancabile di Ralph, e poi toh, realizza il nostro sogno più intimo: lo ammazza.
E da qui il film svolta, prende una piega tra il giallo e il poliziesco, arriva pure Guzzanti in veste di maresciallo siculo, si introducono un po' a caso le tematiche dell'immigrazione, delle difficoltà di traduzione.
E tutto si risolve nel nulla.
Quello che resta è un grosso mah. Un mah che riguarda il film in sé più che le singole parti, tutte belle, tutte brave.
Un mah più di vuoto che di delusione.

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