E’ stato presentato ieri, venerdì 24 luglio, il programma delle Giornate degli Autori 2015, che si svolgeranno dal 2 al 12 settembre nel quadro della 72ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, rassegna promossa dalle Associazioni italiane degli Autori (Anac e 100autori), in accordo con La Biennale di Venezia. Dirette da Giorgio Gosetti e presiedute da Roberto Barzanti, le Giornate degli Autori – Venice Days portano ogni anno al Lido le voci del cinema indipendente di tutto il mondo, offrendo anche spazio al dialogo e alla ricerca in uno spirito che certamente va oltre la semplice passerella di anteprime cinematografiche. Numeri e nomi di questa 12ma edizione: 20 film, 15 paesi, 8 opere prime, 18 prime mondiali, 8 registe donne, un maestro del cinema mondiale come Carlos Saura, il Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk e il fondatore dell’Odin Teatret, Eugenio Barba, protagonisti di due eventi speciali; Laurent Cantet in veste di presidente della giuria; la musa della Nouvelle Vague, Agnès Varda, al centro del progetto Women’s Tales realizzato insieme a Miu Miu.
Ascanio Celestini, spettacolo ” Appunti per un film sulla lotta di classe “
Teatro Ambra Jovinelli
Roma 01 aprile 2007
Interpreti famosi come Luis Tosar, Miranda Otto, Sam Neill, Paul Ducet, Suzanne Clément, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Celia Rowlson Hall, Massimo Popolizio, Valentina Carnelutti, Roberto Bolle, Elio, Cristiana Capotondi.
E un gran finale delle Giornate nel cuore della laguna veneta, all’antica Remiera di Pellestrina, mentre a Chioggia si festeggerà la storia di questa sezione con quattro serate speciali prima dell’inizio della Mostra. Tre film italiani in concorso: un esordiente (Carlo Lavagna con Arianna), una conferma importante, Ascanio Celestini, che torna a Venezia sotto le bandiere del cinema d’autore (Viva la sposa), e un regista amato come Vincenzo Marra, il quale firma la sua opera forse più personale e appassionata (La prima luce). Le tematiche affrontate si muovono intorno ai “non luoghi” della nostra civiltà: sottosuolo e superficie di una terra che non trova più radici e che rigetta l’omologazione del potere e dell’individualità egoista. Dal punto di vista stilistico, invece, il cinema indipendente sta riconquistando un’originalità dello sguardo e della narrazione che non teme più il confronto con la memoria.
Laurent Cantet
Saranno 11 i film in concorso per il Venice Days Award, che mette a disposizione 20.000 euro equamente divisi tra il regista e il distributore internazionale del film vincitore.
A presiedere in seduta pubblica la giuria del premio sarà, come già scritto, Laurent Cantet, vincitore con La classe (Entre les murs) della Palma d’Oro al 61mo Festival di Cannes.
Gli stessi film concorreranno al Premio del Pubblico BNL promosso da BNL Gruppo BNP Paribas mentre tutte le opere prime delle Giornate degli Autori vengono considerate dalla giuria del Premio Luigi De Laurentiis per il migliore esordio di tutta la Mostra. I film europei della selezione ufficiale concorreranno al Label Europa Cinemas assegnato da una giuria di esercenti.
La giuria della critica Fedeora attribuirà, infine, i premi al miglior film e al miglior regista esordiente. Gli eventi speciali che faranno corona al concorso delle Giornate degli Autori 2015 si presentano come momenti preziosi di grande cinema, linguaggi e stili diversi e forti, occasioni d’incontro con uomini (e donne) straordinari. A cominciare da Ingrid Bergman nell’inedito ruolo di narratrice di sé, protagonista del film breve di Alessandro Rossellini Viva Ingrid! portato a Venezia da Istituto Luce – Cinecittà in occasione del centenario della nascita della grande attrice.
Andrea Segre
Particolare attenzione al cinema italiano anche in questo spazio, con esperimenti coraggiosi, dall’animazione “selvaggia” di Bangland alla radiografia umana di Milano 2015.
Lo stesso si può scrivere riguardo il programma di Laguna Sud, un progetto a cura di Andrea Segre e Giorgio Gosetti che incornicia idealmente le giornate alla Mostra: a Chioggia dal 21 al 24 agosto, a Piazza Duomo, in collaborazione con il Comune di Chioggia, e a Pellestrina dall’11 al 13 settembre, presso l’antica Remiera di Via Zennari, la Laguna abbraccerà idealmente le Giornate degli Autori con un prologo e un epilogo pensati per raccontare il passato e il futuro della sezione grazie ad alcuni dei film che ne hanno costruito il carattere e lo stile unico; a Pellestrina si chiuderà in festa, accendendo un nuovo schermo sulla Laguna e riservando spazio a tre serate-evento. Il marchio Venice Days si conferma quest’anno una “firma di qualità” che supera i confini della Selezione Ufficiale: tre opere saranno infatti presentate a Venezia con la dizione “in accordo con Le Giornate degli Autori”.
Stefano Chiantini
Si tratta del film di Stefano Chiantini Storie sospese che verrà presentato “fuori quadro” il 1 settembre al Cinema Astra dalla Produzione Pablo; del documentario di Emanuela Giordano Il ghetto di Venezia: 500 anni di vita, che verrà presentato il 6 settembre al Cinema Giorgione in collaborazione con la Comunità Ebraica di Venezia; del film-documento di Andrea Segre I sogni del lago salato, che chiuderà domenica 13 settembre le proiezioni del progetto Laguna Sud a Pellestrina, in accordo con il Festival Internazionale del Film Locarno.
In collaborazione con il Comune di Venezia poi, una selezione delle Giornate degli Autori sarà inserita nel programma di Esterno Notte a Venezia e Mestre e, dopo la Mostra, i film delle Giornate saranno nel programma di Venezia a Roma al Cinema Farnese in collaborazione con Agis-Anec.
Le attività della SIAE a Venezia, storico partner delle Giornate fin dalla prima edizione, prevedono quest’anno la consegna del Premio Speciale per un’opera di creazione collettiva dell’audiovisivo italiano e l’assegnazione del Premio SIAE per l’innovazione.
L’intento è quello di aprire le porte del futuro a una proposta cross-mediale tra i linguaggi, con l’apporto determinante di tutte le voci della creatività, dal teatro alla musica, dalle arti plastiche a quelle figurative.
Venezia sarà infine, ancora una volta, la sede delle iniziative del Parlamento europeo per il Premio Lux con la presentazione delle tre opere finaliste dell’anno (in accordo con la Mostra) e il progetto 28 Volte Cinema, che porta alle Giornate altrettanti giovani cinefili di tutti i paesi dell’Unione Europea con il sostegno di Europa Cinemas e il contributo di Cineuropa.org; ciascuno dei 28 giovani cinefili invitati quest’anno a Venezia (tutti in età compresa tra i 18 e i 25 anni) rappresenterà al Lido una sala cinematografica d’essai del proprio paese di appartenenza e confronterà il proprio punto di vista sul cinema con quello di 27 ragazzi di altri paesi europei.
Karel Och
Gli incontri della Giuria verranno moderati da un ospite ormai di casa alle Giornate, Karel Och, direttore artistico del Festival di Karlovy Vary e membro del comitato di selezione del Premio Lux, che guiderà le discussioni aiutando i giovani giurati ad inserire ciascuno dei film in Concorso nel proprio contesto cinematografico e stimolando gli incontri (e scontri) di opinioni.
L’immagine dell’anno – realizzata da Antonella e Maria Teresa Pizzetti per Immagine&Strategia, che anche quest’anno cura la grafica delle Giornate e l’exterior design della Villa degli Autori – rende omaggio alla forma dei sogni, ma anche a un titano del cinema, Orson Welles, di cui ricorre quest’anno il “doppio anniversario”. Il cerchio perfetto, una sfera magica, una Rosebud tra passato e futuro in cui si specchia la vita quotidiana alla Villa, una suggestione per un’idea diversa di festival, un modo diverso di vivere la “passion cinéma”.
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Selezione Ufficiale
Film di apertura – Concorso: El desconocido (Retribution, Dani de la Torre – opera prima, Spagna, 2015, prima mondiale). Film di chiusura – Fuori Concorso: The Daughter (Simon Stone – opera prima Australia, 2015, prima internazionale).La memoria de l’agua (The Memory Of Water, Matías Bize , Cile, 2015, prima mondiale). A peine j’ouvre les yeux (As I Open My Eyes, Leyla Bouzid – opera prima, Francia/Tunisia/Belgio, 2015, prima mondiale). Viva la sposa (Long Live The Bride, Ascanio Celestini, Italia/Francia/Belgio, 2015, prima mondiale).
Klezmer (Piotr Chrzan – opera prima, Polonia, 2015, prima mondiale).
Arianna (Carlo Lavagna – opera prima, Italia, 2015, prima mondiale).
La prima luce (First Light, Vincenzo Marra, Italia/Cile, 2015, prima mondiale). Island City (Ruchika Oberoi – opera prima, India, 2015, prima mondiale). Underground Fragrance (Pengfei – opera prima, Francia/Cina, 2015, prima mondiale). Early Winter (Michael Rowe, Australia/Canada, 2015, prima mondiale).
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Agnès Varda
Women’s Tales: #9 de djess (Alice Rohrwacher, Italia, 2015). #10 les 3 boutons (Agnès Varda, Francia/Italia, prima mondiale).
Anche quest’anno la presentazione dei film brevi è solo il momento iniziale di una “tre giorni” dedicata alla condizione femminile nell’arte e nell’industria audiovisiva. L’idea degli incontri Miu Miu Women’s Tales, ideati insieme alle Giornate degli Autori, nasce dall’esigenza di sollecitare e condividere una riflessione sulla propria esperienza di lavoro e di espressione dei vari settori della creatività e del cinema, dalla produzione alla scrittura, dalla regia all’interpretazione. Per interrogarsi sul “quid” aggiuntivo, vitale e diverso, che uno sguardo femminile può regalare alla realizzazione artistica raccogliendo le voci di personalità, anche molto diverse tra loro, che hanno sperimentato in prima persona le difficoltà e i successi di una carriera nell’altra “metà del cielo”.
Gli incontri di quest’anno si svolgeranno all’Hotel Excelsior nelle giornate del 4 e 5 settembre, grazie alla collaborazione di Istituto Luce – Cinecittà.
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Eventi Speciali
Giorgio Diritti
Milano 2015 (Elio, Roberto Bolle, Silvio Soldini, Walter Veltroni, Cristiana Capotondi, Giorgio Diritti, Italia, 2015, prima mondiale).
Nasce come reinterpretazione del documentario di Ermanno Olmi, Milano ’83.
In quell’occasione Olmi evidenziò la necessità di recuperare il senso di Civitas.
Partendo da questi spunti è nata l’idea di un’opera collettiva capace di cogliere e interpretare le tante anime contemporanee, che costituiscono l’identità di Milano, in un momento storico irripetibile, l’anno dell’EXPO.
Lorenzo Berghella
Bangland (Lorenzo Berghella – opera prima, Italia, 2015, prima mondiale).
Un viaggio all’inferno di Bangland, cittadina di un’America dove Steven Spielberg, eletto presidente, ha dichiarato guerra al Mahaba, uno staterello africano, dando il via a una propaganda del terrore, secondo la quale chiunque non è bianco è un potenziale terrorista. Alla vigilia delle elezioni presidenziali, che potrebbero porre fine all’amministrazione Spielberg, si incrociano le storie di Charlie Tucano e Tony Beretta, moderni inquisitori al soldo del telepredicatore Gold, e di Loogie Boogie, strozzino irlandese. Il ventiquattrenne regista d’animazione pescarese, Lorenzo Berghella, debutta dopo i premi ottenuti con il suo primo corto Too Bad.
Harry’s Bar (Carlotta Cerquetti – opera prima, Italia, 2015, prima mondiale).L’Harry’s Bar nasce nel 1931 in seguito a un gesto di generosità fatto da un giovane barman dell’Hotel Europa, Giuseppe Cipriani, nei confronti di un cliente americano rimasto senza soldi, di nome Harry Pickering.
Il cliente, per gratitudine, investe in un bar che sarà il regno di Giuseppe e prenderà il nome dal suo finanziatore: Harry.
Dall’anno della sua nascita, Harry’s Bar attraversa mille vicissitudini, dalla chiusura sotto il fascismo al momento in cui viene proclamato monumento nazionale, nel 2001. In ottanta anni di storia veneziana, questo locale ha visto passare scrittori, pittori, registi, divi del cinema, re, regine e tanti buongustai.
Fino a diventare una sorta di leggenda.
Grant Gee
Innocence Of Memories – Orhan Pamuk’s Museum And Istanbul (Grant Gee, Gran Bretagna/Irlanda, Italia, 2015, prima mondiale- Narrazione originale scritta da Orhan Pamuk).
Istanbul è una delle più grandi città del mondo. Orhan Pamuk è uno dei più grandi scrittori del mondo.
È il narratore di Istanbul. Il suo Museo dell’Innocenza è oggi una realtà.
Un museo vero, popolato di oggetti reali, che è però anche una grande invenzione letteraria. In queste stanze, nella città di notte, nella memoria del narratore e dei suoi personaggi rivive una grande ossessione d’amore; “Pamuk – ha affermato Philip Dodd – ha descritto la sua amatissima città come Dickens aveva fatto con Londra”. Il viaggio nel cuore di Innocence of Memories è un autentico evento.
Sono passati cinquanta anni da quando Eugenio Barba ha fondato la compagnia di ricerca Odin Teatret in Scandinavia. Nell’estate del 2014 in una grande festa-spettacolo viene celebrato il suo passato e il suo futuro, nella piccola città danese di Holstebro dove la compagnia risiede da mezzo secolo.
In un’atmosfera visionaria emerge un ritratto inedito di Eugenio Barba, alle prese non più con l’allestimento di uno spettacolo, ma con l’incarnarsi del progetto di una vita in una comunità immaginaria e in divenire; adolescenti e adulti, attori, musicisti, ballerini, spettatori e alberi volanti sono parte del grande esperimento di Eugenio Barba che, dietro alla disorientante energia, punta dritto alla costruzione di un evento unico, fragile e irripetibile.
Ingrid Bergman
Viva Ingrid! (Alessandro Rossellini, Italia 2015 – prima mondiale).
Cinegiornali d’epoca, brani di film di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman e straordinari filmini familiari girati in buona parte da lei stessa compongono il racconto della stagione italiana della grande diva hollywoodiana, tra il 1948 e il 1956.
Otto anni in cui nacquero la grande storia d’amore con Roberto Rossellini, tre figli e cinque indimenticabili film, rivisitati da Alessandro Rossellini e Angelica Grizi. Un viaggio in Italia con gli occhi di Ingrid, “regista” e narratrice di un film breve e commosso su un Paese – visto tra esotismo, dolcevita e intimità – che per lei rappresentò sempre un simbolo di cambiamento, di rinnovamento. Con la partecipazione di Isabella Rossellini.
In accordo con Tribeca Film Festival
Ma (Celia Rowlson Hall – opera prima, Stati Uniti, 2015, prima mondiale).Figura di riferimento del mondo artistico newyorchese, coreografa e regista, pluripremiata performer, Celia Rowlson Hall porta in prima mondiale a Venezia il film-evento che aveva presentato come work in progress nell’aprile scorso al Tribeca.
È il racconto del pellegrinaggio di Ma, una donna che deve avventurarsi nel paesaggio riarso del Sud est americano per seguire il suo destino.
È un viaggio viscerale e surreale che alterna il tremendo e il sublime in una performance rituale in cui il corpo diviene scultura filmata.
Al fianco di Celia c’è Andrew Pastides che collabora con lei sulla scena da oltre dieci anni.
Carlos Saura
Argentina (Carlos Saura, Argentina/Spagna/Francia, 2015, prima internazionale).
Dopo le fortunate esperienze di film come Bodas de sangre, Tango, Iberia, Fados e Flamenco, flamenco, Carlos Saura ritorna alla cultura musicale che ha profondamente inciso nella sua formazione e crea una mappa dei diversi stili di musica nelle cui radici c’è la storia dell’Argentina. Il carnavalito, lo zamba, la chacarera, la copla, il chamamé, la tonada e le mille altre forme espressive che descrivono l’anima e la geografia delle diverse comunità del paese. Strutture mobili, specchi, campi colorati e materiali plastici creano e dissolvono a vista gli spazi in cui agiscono musicisti e ballerini.