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Venezia 72: omaggio a Mario Monicelli e “Il cinema nel giardino”

Creato il 28 luglio 2015 da Af68 @AntonioFalcone1
monicelli

Mario Monicelli

In occasione del centenario della nascita di Mario Monicelli (al Lido Leone d’oro alla carriera nel 1991 e Leone d’oro per La grande guerra nel 1959, ex aequo con Il generale Della Rovere, di Roberto Rossellini), la Biennale di Venezia gli rende omaggio con l’installazione Fantasmi, allestimento artistico al Palazzo del Casinò di Chiara Rapaccini, in arte RAP, che avrà luogo in anteprima durante la 72ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2 – 12 settembre). Per il progetto Fantasmi, Chiara Rapaccini – la compagna di una vita del maestro Monicelli – si è ispirata alle fotografie del suo archivio privato. Si tratta di un gran numero di foto inedite, scattate dai più grandi fotografi di scena degli anni dai ’60 ai ‘90 sui set di molti capolavori del regista, tra i quali L’armata Brancaleone, Risate di gioia, Casanova 70, I compagni, rielaborandole e mettendo a punto una vera e propria installazione.
Al Palazzo del Casinò si vedranno 20 teli oscillare leggeri tra le colonne di travertino grigio delle grandi sale marmoree, come lenzuola stese ad asciugare.
Una ventina di anni fa Mario Monicelli gettò via, insieme ad altri documenti, le fotografie di un’intera vita di lavoro, ritenendole “documenti del passato di nessun valore”.

fantasmi
Chiara Rapaccini le ha recuperate, provvedendo negli anni a catalogarle, ordinarle, archiviarle. I bianchi e neri contrastati della pellicola, quando ancora non esisteva il digitale, la straordinaria forza espressiva dell’attimo di lavoro colto dai maestri della fotografia di scena – Secchiaroli, Strizzi, Doisneau – i ritratti dei grandi attori della commedia cinematografica italiana, hanno ispirato la Rapaccini nel suo lavoro. Ha stampato le fotografie su grandi lenzuoli di lino e in seguito è intervenuta con pennello, punta secca e ricamo.
Con la tecnica del fumetto e della scrittura libera, ha “dialogato” con i protagonisti del grande cinema italiano, Sordi, Totò, Magnani, Mastroianni, per ricordare un periodo particolare della nostra cinematografia e Mario Monicelli, che personalmente, pur non avendolo mai conosciuto se non attraverso le interviste e la visione dei suoi lavori, ho sempre considerato come un fraterno amico di vecchia data, un po’ strafottente, ma capace di aiutarti a considerare la vita, ad osservare la realtà che ci circonda con uno sguardo diverso, magari velato da un leggero, disincantato, cinismo, facendo sì che quella piega a mo’ di smorfia tra le labbra si trasformi in un sorriso, pur se appena accennato e dal retrogusto un po’ amaro. Nella sezione Venezia Classici della Mostra sarà inoltre proiettato Vogliamo i colonnelli, girato da Monicelli nel’73 (We Want the Colonels, Italia, 96’, colore, restauro: CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Dean Film).

Chiara Rapaccini

Chiara Rapaccini

Chiara Rapaccini, in arte RAP, è nata a Firenze ma vive da tempo a Roma, dove ha la cattedra universitaria di Illustrazione per bambini presso l’Istituto Europeo di Design. Pittrice, scultrice, designer, illustratrice e scrittrice per grandi e piccoli. Ha collaborato con i principali quotidiani italiani e attualmente è una blogger per L’Espresso online. Sue mostre personali sono state allestite a Roma, Milano, Venezia, Torino, Napoli, Parigi, Bruxelles, New York, Buenos Aires, Tokyo.

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Venezia, Palazzo del Casinò (ansa.it)

Venezia, Palazzo del Casinò (ansa.it)

Un’altra bella notizia proveniente da Venezia, non riguarda tanto una nuova sezione della Mostra, anche se nel programma vi figurano numerosi documentari proiettati per la prima volta in pubblico, bensì la volontà di configurare uno spazio inedito e, soprattutto, di aprire il festival a tutti, spettatori occasionali e frequentatori non accreditati – oltre, naturalmente, alle migliaia di cinefili che affollano abitualmente le sale – offrendo a ciascuno (abitanti del Lido e di Venezia, curiosi venuti ad “annusare” l’aria del festival, giovani in cerca di emozioni cinematografiche) l’occasione di vivere la kermesse anche la sera, all’insegna di un intrattenimento che si propone di coniugare l’incontro con uno o più personaggi e la proiezione di un film.

Il tutto a ingresso rigorosamente libero, gratuito e senza limitazioni che non siano quelle della capienza della nuova arena all’aperto, allestita nel perimetro dei giardini del Casinò, e perfettamente attrezzata per ospitare le attività e le proiezioni in programma. Quest’ultimo si articolerà secondo un modulo ricorrente: prima, l’incontro-colloquio (ore 21) con un artista, un regista, un uomo di spettacolo che ha accettato l’ invito a raccontare in pubblico il proprio amore per il cinema, oppure di riflettere su argomenti attinenti o, ancora, di confrontarsi e dialogare intorno ai temi affrontati dalla proiezione (ore 22) che farà seguito all’incontro stesso.

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Il programma (l’elenco degli ospiti non è definitivo. Ogni serata avrà un “conduttore”, il cui elenco sarà comunicato nei prossimi giorni): Giuliano Montaldo, Piera Detassis, Giorgio Gosetti, Enrico Magrelli – Carlo Lizzani, il mio cinema di Roberto Torelli.
Pif- Vogliamo i colonnelli di Mario Monicelli. Giuseppe Tornatore- Amarcord di Federico Fellini. Gianni Amelio, Caterina D’Amico, Stefano Rulli- Al centro del cinema di AA.VV.
Arturo Brachetti- I mostri di Dino Risi.
I Disegnatori De Il Male: Drahomira Biligova, Riccardo Mannelli, Vincenzo Sparagna, Vincino, Valter Zarroli – Zac – I fiori del male di Massimo Denaro. Richard Flanagan, Michael Cunningham- Il pesce rosso dov’è? di Elisabetta Sgarbi. Carlotta Sami, Alaa Arshe- Torn – Strappati di Alessandro Gassman. Vasco Rossi- Vasco Rossi Decalogo di Fabio Masi.


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