Meglio tardi che mai è il caso di dirlo. La promessa che avevo fatto ormai più di un anno fa di dedicare più tempo alla scoperta delle isole veneziane, è presto naufragata qui sul blog dopo una Pasquetta a Sant'Erasmo. Se la costanza non è sempre il mio forte, il mio entusiasmo regge il colpo e in attesa di pubblicare le foto scattate a maggio nell'Isola di San Giorgio, ieri ho trascorso una colorata domenica di fine giugno a Burano.
Forse Burao è l'isola tra le più famose di Venezia insieme a Murano e Torcello, la fama però è più che meritata perchè anche nella più nuvolosa delle giornate, Burano con le sue case in color blocking non può che conquistare. Tutto è talmente immutato e reale che si digeriscono anche i negozietti che vendono merletti non più fatti a mano. Tappa obbligata anche la Chiesa di San Martino che conta opere di Tiepolo.
Burano la si deve visitare perdendendosi letteralmente tra calli e corti, tra panni stesi e piante rampicanti. Inutile dire che ce ne si innamora non appena sbarcati!
Come arrivarci? Burano è una delle isole più lontane dal centro storico di Venezia, e ovviamente l'unico mezzo (pubblico) per andarci è il vaporetto. Se lo prendete da Piazzale Roma salite sul numero 3 destinazione Murano, se invece soggiornate a Venezia o avete voglia di fare una camminata potete salire all'imbarcadero di Fondamente Nove, in entrambi i casi scendete a Murano alla fermata Faro e quindi prendete nuovamente il vaporetto per Burano. Tra una coincidenza e l'altra il viaggio da Piazzale Roma è di circa tre quarti d'ora /un'ora.
Costo del biglietto per i non veneziani (ahimè molto salato) 7,00 euro a corsa (durata 75 minuti).
Immancabile poi l'acquisto dei bussolai, i biscotti più famosi di Venezia originari proprio dell'isola di Burano. I migliori dell'isola? Quelli del panificio pasticceria Costantini.
immancabile foto #eattheworld