Venezia, un sogno

Creato il 03 maggio 2012 da Libereditor

A Venezia, Thomas, arriva un mattino presto. E’ inebetito dal sonno e si trova a bordo del vaporetto insieme con degli operai che tornano dal turno di notte a Porto Marghera. Ci sono anche delle donne che stanno andando al mercato e vari studenti. Tutto quell’ondeggiare e l’odore dell’acqua umida fa capire a Thomas che il mare, a Venezia, è la quotidianità, abitudine e gli piace. Le persone a Venezia vivono così, spostandosi sull’acqua tutti i giorni. Non gli importa salire sul campanile di san Marco o di entrare nella basilica. E’ attratto dalle statue dei mori poste sopra alla torre dell’orologio e che rintoccano le ore. Aspetta il rintocco per venticinque minuti e finalmente la statua esaudisce il suo desiderio. Si sente un po’ deluso però, perché Thomas non si considera un turista e neppure un viaggiatore. E’ solo uno che si sposta lungo il mondo, calpestandolo e respirandolo. Il mondo va percorso e non si può sprecare questa possibilità neanche restando fermi in un angolo, come stà facendo lui ora. E’ fermo in piedi davanti ad un piccolo negozietto con le serrande ancora abbassate. Una splendida ragazza gli rivolge la parola dicendo che deve aprire il negozio e se può farsi da parte.
Inizia così Venezia, un sogno, un appassionato libro di Anna Pavignano, una storia emozionante che fa dialogare la città di Venezia con Thomas, un americano che è ormai da più di trent’anni in Italia.
La città è bellissima come sempre, anche se alle prese con il problema dell’acqua alta e l’abbandono del centro storico da parte dei veneziani. Tutto ciò fa nascere tra Venezia e Thomas una simbiosi. L’americano ripercorre la sua vita, l’arrivo in città, l’amore per la moglie morta prematuramente, l’infanzia del figlio e la rivalità a causa del rapporto esclusivo con la madre. Le altre donne che ha amato, il suo lavoro come cameriere all’Harry’s bar e molto altro. Thomas si trasforma, suo malgrado, in un piccolo eroe e la sua vicenda personale diventa il simbolo dei problemi della città e di tutta la società che si confronta con il difficile problema del rapporto tra l’uomo e la natura. Un romanzo che parte minimalista e termina con un finale singolare. Profondi i dialoghi, reali i sentimenti in una Venezia antituristica dove, appena finito il libro, viene voglia di recarsi.

(di Simone Ruffini)


Anna Pavignano

Venezia, un sogno
Collana Dal Mondo
Edizioni e/o
2012


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