Continuano le ricerche in Venezuela dell’aereo scomparso venerdi’ mattina con a bordo il figlio dello stilista Missoni, Vittorio, la moglie, e un’altra coppia di italiani. Alle operazioni partecipano 385 persone tra volontari, militari e personale statale, con due elicotteri, un aereo, una fregata, una motovedetta e una nave per ricerche oceanografiche.
A quanto si apprende, in un’intervista al quotidiano La Stampa un pilota di un Cessna 402, decollato appena un minuto dopo il Britten Norman BN2 su cui viaggiava Missoni ha detto di aver visto l’aereo sparire.”Li ho visti proprio davanti a me mentre venivano inghiottiti da un cumulo di nubi”, ha detto Enrique Rada al quotidiano torinese “Un fulmine. Dev’essere stato un fulmine”.
Il pilota ha riferito anche di essere stato contattato dalla torre di controllo per un aereo scomparso poco dopo aver visto entrare il velivolo di Missoni nella nuvola. Ha detto anche di aver cercato di contattare via radio il pilota dell’aereo, German Marchan, ma di non esserci riuscito.
Nelle ultime ore erano circolate anche voci su un possibile sequestro, con l’aereo dirottato in una zona dei Caraibi controllata dai narcotrafficanti. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha affermato che la Farnesina segue il caso “con grandissima apprensione” e ha ringraziato le autorita’ venezuelane “per il loro impegno”, ribadendo la “forte vicinanza e solidarieta’” alle famiglie.