Hugo Chavez, il presidente 58enne del Venezuela da due anni in lotta contro il cancro, è morto ieri a Caracas alle 16:25 ora locale. A capo del Paese per 15 anni, aveva fatto dell’amicizia con Castro e dell’antiamericanismo le bandiere della sua rivoluzione.
La morte del presidente è stata annunciata dal vice-presidente e suo delfino designatoNicolas Maduro in un discorso televisivo a reti unificate interrotto da lacrime e singhiozzi. Maduro ha sottolineato:
“Per la nostra patria questo è un momento di profondo dolore”
I funerali si terranno venerdì 8 marzo, in mattinata, presso l’Academia Militar di Caracas. Lo ha reso noto Elias Jaua, ministro degli esteri di Caracas, precisando che il Venezuela rispetterà sette giorni di lutto dopo la morte del presidente e le scuole rimarranno chiuse tre giorni. Il ministro ha ricordato l’importanza che l’Academia Militar ha rivestito nella vita di Chavez:
“E’ stata la casa dei suoi sogni, la culla della rivoluzione bolivariana, il luogo dove il comandante è nato”
Maduro ha attaccato pesantemente Washington, affermando che il cancro che da più di un anno stava consumando Chavez è opera dei nemici imperialisti del Venezuela che hanno l’intento di destabilizzare il Paese. A suo dire pertanto, questi nemici avrebbero inoculato la malattia al leader bolivariano, proprio com’era successo con il leader palestinese Yasser Arafat.
Gli Stati Uniti hanno subito respinto le accuse di cospirazione tramite un portavoce:
“Sono accuse assurde! E’ assurdo dire che gli Stati Uniti sono implicati in qualunque maniera nella morte del presidente Chavez e respingiamo con forza queste accuse!”
Dalla stampa internazionale:
YB