‘Venghino siori e siore…venghino…’ al mercatino rionale permanente sul lungomare di Terrasini.
E’ questa la massima espressione di turismo a cui questo paese può ormai ambire.
Non abbiamo nulla in contrario ai mercatini, ci mancherebbe, ma quando vengono fatti nei luoghi, nei momenti e nei modi opportuni.
La sera del 16 agosto 2010 abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare Peppino Impastato. E abbiamo immortalato lo scempio.
Stand con scarpe, vestiti, borse, portafogli, occhiali, profumi, giocattoli. Tutti regolarmente contraffatti. Vendita di prodotti contraffatti e nessun controllo né di natura amministrativa, penale, fiscale. Anarchia assoluta, terra di nessuno.
Quel luogo incantevole, con i suoi scenari mozzafiato, che è il lungomare di Terrasini (neanche una tinteggiata alla ringhiera hanno avuto il buon senso di fare) ecco come l’amministrazione comunale è in grado di sfruttare per promuovere lo sviluppo della nostra cittadina: un mercatino. E in più, sostenendo, favorendo, incoraggiando l’illegalità.
Ci rivolgiamo all’assessore Massimo Cucinella, che stimiamo come uomo di legge: spieghi ai suoi colleghi di giunta e al capo dell’amministrazione cosa recita l’articolo 474 del Codice Penale.
Oltre al cattivo gusto di un mercatino come unico richiamo alla passeggiata, quella che ci si presenta davanti agli occhi è la fiera dell’illegalità.
Ci chiediamo quale ritorno economico e di immagine può rappresentare un mercatino permanente, nell’angolo più suggestivo, per il nostro paese.
A nome di tutti i cittadini di Terrasini, allora, ringraziamo i responsabili di tutto questo. Grazie alle signore e ai signori Consiglio Girolamo, Lo Grasso Lorenzo, Giliberti Dario, Conigliaro Roberto, Romeo Antonina, Viviano Angela, Cucinella Massimo, Censoplano Fabio, per come hanno ridotto questo paese.
Abbiamo realizzato questo reportage fotografico al quale non aggiungiamo ulteriori commenti. Le immagini parlano da sé.
E, infine, le condizioni della ringhiera del lungomare: