Venosa – Ormai è noto che a Venosa l’Ospedale sarà ridimensionato, dalla legge di adeguamento Regionale in vigore dal 1 gennaio 2012. Alcuni dicono che sarà chiuso del tutto. Da qui la mobilitazione dell’Amministrazione Comunale oraziana che ora ricerca disperatamente, a giudicare dai cartelli esposti in pubblica via proprio davanti all’Ospedale San Francesco, orgoglio della comunità, De Filippo, il Governatore della Regione Basilicata per l’addebito delle responsabilità proprio per la chiusura del stesso Ospedale. Ma non pochi si sono incuriositi però per la frase sul manifesto “Carissimo Governatore De Filippo, Venosa non è soltanto il paese delle belle donne“. Ci crediamo che cosa significa? Speriamo che il Governatore sveli subito l’arcano, ma soprattutto che restituisca immediatamente le strutture sanitarie alla Comunità venosina.
Intanto sul posto, perché la protesta è ufficiale, anche Assessori e Sindaco, e vari cittadini accorsi a sostenere le autorità locali, alle quali abbiamo chiesto di poter fare delle foto per la cronaca della singolare manifestazione. Addirittura si preferisce lasciare la Regione Basilicata per un’annessione alla vicina Puglia.
Uno smacco non da poco. Questa volta la comunità di Venosa dovrebbe andare fino in fondo e aprire da subito le trattative con il Governatore Vendola. Ma – si dice – che anche in Puglia la Sanità faccia discutere molto si se, per un verso o per l’altro! Anche a Terlizzi nella città di Vendola sono stati chiusi vari reparti dell’ospedale. Forse allora una dichiarazione di indipendenza unilaterale sarebbe meglio? Chissà? Ma una domanda sorge legittima, per muoversi bisognava aspettare proprio che la legge regionale andasse in vigore? O tutto questo era risaputo già da mesi? Al cittadini oltre all’ospedale andrebbe restituita anche tutta la verità.
A.C.
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- Via Appia, panoramica Ospedale
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- Locandina, chiusura ospedale di Venosa
Foto: Antonio Conte
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