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Vent’anni di Nevermind: manifesto generazionale degli anni 90

Creato il 24 settembre 2011 da Postscriptum

Vent’anni di Nevermind: manifesto generazionale degli anni 90

Immaginare un altro album che abbia segnato la storia del rock in maniera più profonda e netta di Nevermind dei Nirvana è compito assai difficile anche per il musicofilo più accanito.

Un album, il secondo in studio del gruppo composto da Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl, che segna una spaccatura netta tra il morente glam rock della fine degli anni 80 di gruppi stra-imitati e copiati come i Guns’n'Roses di Slash e Axl Rose o i T-Rex di Marc Bolan e il nascente pop alla Michael Jackson che caratterizzerà poi la prima metà degli anni 90 in maniera decisamente marcata.

 

E’ un periodo quello della fine degli anni 80 che segna nettamente i contorni di un genere, quello rock,che sta annaspando e appassendo soffocato da innumerevoli contaminazioni e influenze,che ha subito pesantemente l’attacco del punk stile Sex Pistols e che sta subendo quello del reggae di Bob Marley e che, senza nuovi idoli sta ristagnando in una melma fatta da continue reunion e troppa poca originalità.

Vent’anni di Nevermind: manifesto generazionale degli anni 90

In questo clima artistico si inserisce Nevermind con le sue 13 tracce che riscrivono la storia del rock arricchendola di una nuova area sperimentale, il grunge, e di un nuovo eroe che risponde al nome di Kurt Cobain: una rockstar atipica, che rifugge il successo, il palcoscenico e i riflettori arrivando anche a subirne le pressioni. La sua voce, calda, suadente ma, allo stesso tempo tagliente, snocciola i testi sagaci come se fossero semplici concetti che un nostro amico ci sta spiegando in tutta tranquillità. Anche l’aspetto di Cobain tradisce quelli che sono i canoni del rock anni 80, una semplice maglietta (spesso a righe), jeans e capelli biondi spettinati diventano l’immagine del vocalist grunge.

 

Nevermind si apre con un brano il cui riff è uno dei più famosi al mondo: il breve intro di chitarra elettrica di Smells Like Ten Spirit seguito da un ritmo che cresce sempre di più fino a costringerti ad urlare l’inciso

With the lights out, it’s less dangerous
Here we are now, entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now, entertain us

a squarciagola anche se ti trovi su un tram con decine di altre persone vale già tutto il disco.
Ma la bellezza e l’importanza di Nevermind non finiscono qui.
E’,infatti,grazie a brani come In Bloom, Come As You Are, Lithium, Polly e Drain You che l’album traccia un confine netto tra un prima di Nevermind ovvero l’epoca di un rock che ha dominato le classifiche grazie ma che piano piano si sta vendendo al Potente(volendo citare Jack Black in School Of Rock)e al Dio Denaro e un dopo Nevermind ovverosia un mondo in cui pur venendo a contatto con lo show business (Smells Like Ten Spirit spopola su Mtv) il grunge rock non si fa influenzare ma mantiene inalterati i suoi contenuti malinconici ed ironici.

Questo fa si che Nevermind possa essere considerato come il manifesto musicale della generazione degli anni 90, così come Imagine di John Lennon lo era stato per i 70, e che farà vendere al fortunato album oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo.

Gli anni 80, durante i quali avevano regnato incontrastati i filoni più “commerciali” del genere rock guidati da Guns e loro emuli, che poco ricordano e conservano dei fasti del decennio precedente (Beatles, Rolling Stones, Doors, etc..) cedono al passo ai 90 che saranno caratterizzati da un rock più introspettivo e malinconico di cui la triste parabola musicale e personale di Cobain e dei Nirvana sarà solo la punta dell’iceberg. Dopo la dipartita artistica del trio di Seattle che sarà causata da un’altra tragica dipartita, quella personale e autoinflitta di Kurt Cobain, la scena americana sfornerà band da loro strettamente influenzate (a partire dalla classica e tipicamente grunge formazione del gruppo con voce, chitarra, basso e batteria)come i Pearl Jam, gli Stone Temple Pilots, gli Audioslave, i Soundgarden e lo stesso Chris Cornell e, last but not the least i Foo Fighters dell’ex batterista dei Nirvana Dave Grohl.

Per il ventennale anniversario dell’uscita di Nevermind verrà pubblicato una speciale versione deluxe dell’album contentente ovviamente i 13 brani storici con l’audio originale delle prime incisioni, la registrazione del concerto di Seattle del 1991, alcuni b-sides inediti e un libro fotografico sui Nirvana.
Le copie stampate saranno appena 40.000.

E se siete arrivati a legger fin qui, vi siete meritati un bel video: beccatevi Smells Like Ten Spirit

- Smells Like Ten Spirit


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