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Kelly Curtis, manager dei Pearl Jam, durante una notte alcolica a Las Vegas ben 10 anni fa, iniziava ad immaginare "qualcosa" per poter festeggiare, un giorno, quello che sarebbe stato il 20esimo anniversario di "Ten" del 1991. Oggi (quant'è brutto da dire, per certi versi), possiamo annunciarvi che le celebrazioni partiranno con la riedizione in versione deluxe del loro secondo e terzo album (Vs. del 1993 e Vitalogy del 1994) e si concluderanno alla fine dell'anno con la pubblicazione del documentario diretto da Cameron Crowe sulla band e sul festival, il tutto sotto la supervisione dei Nostri, previsto per quest'estate in una location ancora da annunciare. Negli States, ovviamente.
Nelle nuove riedizioni (in uscita a Marzo, secondo indiscrezioni) conterranno brani inediti (una versione insolita di Cordury e Betterman solo con chitarra ed organo), un intero show dal vivo registrato a Boston e una cassettina con le serie radiofoniche Monkeywench. Queste ultime sono una roba pazzesca. Ecco a voi un pezzo dell'intervista:
"Durante il tour di Vitalogy, Eddie guidava un van da cui trasmetteva una piccola stazione radiofonica pirata", ha detto Ament. "Era il modo per suonare musica con gli amici, oltre ad essere un'iniziativa fatta contro la mentalità delle major del disco. Una specie di festicciole in famiglia"
"Nella nostra più sfrenata immaginazione, non avremmo avremmo mai pensato che saremmo durati così tanto", ha detto il bassista Jeff Ament. Aggiunge Curtis, "il nostro obiettivo è di documentare il fatto che siamo stati in giro per 20 anni - così le persone che non vedono la band da tanto tempo possano dire: 'Ah sì, ricordo!'"
All'inizio la band di Seattle era riluttante a dedicare gran parte dell'anno alla nostaglia. Non è da loro, ragazzi. Ma a quanto pare, il progetto è andato in porto grazie al loro manager:
"Non è qualcosa a cui pensano normalmente (il loro passato)", ha detto. "Sono sempre lì a pensare al disco che verrà - mai alle cose vecchie".
"Ho soltanto visto i premontati", ha detto Ament. "E' stato fottutamente strano vedere materiale che nemmeno sapevo fosse stati girato ai tempi. L'intero film è una specie di lettera d'amore che Cameron ci ha spedito - ma è allo stesso tempo sia elogiativo che molto, molto doloroso. Mostra le nostre difficoltà a crescere e alcuni momenti molto negativi, compreso Roskilde [il festival danese in cui nel 2000 persero la vita ben nove fan durante il concerto dei Pearl Jam, ndr]. E' stato davvero difficile da rivedere".
Si parla anche di "un gigantesco weekend di baldoria", secondo le parole di Ament, che i Pearl Jam starebbero organizzando in occasione del ventennale. Ma non è roba per nostralgici, non preoccupatevi.
"Abbiamo parlato di questa cosa", ha detto Ament, "per me personalmente inizia a diventare qualcosa di troppo nostalgico (...) penso che potremmo fare un buon lavoro unendo per le due serate canzoni provenienti da ciascun album".
Finito il festival, comunque, tutto tornerà alla normalità. "Ed e io stiamo cercando vecchie foto, ritagli di giornale e quant'altro per il lebretto da mettere nel boxset", conclude Ament che ha annunciato anche che i PJ stanno lavorando su alcune nuove canzoni e sono pronti a guardare al futuro della band, più che al passato.
Regalateci nuovi gruppi come i Pearl Jam. Regalateci altri vent'anni di musica con le palle.
P.S. = la seconda fotografia è quella del salto di Vedder a Pinkpop, nel 92. Vi butto qui un vecchio link: rispolveratevi la memoria.
R.Clockheart
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