Giusto per fare un po' di esercizio di traduzione dall'inglese, ne condivido qualcuno che mi ha toccato l'anima, e che mi ricorda che un certo racconto aspetta di essere portato a termine.
Non avere solo intenzione di scrivere: scrivi. E' solo scrivendo, non sognando di farlo, che sviluppiamo il nostro stile (P.D. James)
Trova il momento migliore della giornata per scrivere e scrivi. Non lasciare che nient'altro interferisca. Dopo non ti importerà che la cucina è tutta in disordine (Esther Freund)
(Questa devo appendermela in camera su uno striscione 200x100, ndr) Lavora a un computer che sia disconnesso da Internet (Zadie Smith)
Trova un argomento che ti interessi e che nel tuo cuore senti che dovrebbe importare agli altri. E 'proprio questa passione genuina, e non i tuoi giochi con il linguaggio, che sarà l'elemento più avvincente e seduttivo nel tuo stile. Non ti sto sollecitando a scrivere un romanzo, tra l'altro - anche se non mi dispiacerebbe se ne scrivessi uno, a patto che tu sia sinceramente interessato a qualcosa. Una petizione al sindaco per una buca davanti a casa tua o una lettera d'amore per la ragazza della porta accanto (Kurt Vonnegut)
Butta giù una bozza il più rapidamente possibile. È difficile conoscere la forma della cosa finché non ne hai una bozza. Letteralmente, quando ho scritto l'ultima pagina della mia prima bozza di "Lincoln's Melancholy" ho pensato, oh, merda, ora ho la forma. Ma avevo sprecato anni, letteralmente anni, scrivendo e riscrivendo il primo terzo della prima metà. Applica la regola del vecchio scrittore: abbiate il coraggio di scrivere male (Joshua Wolf Shenk)
Sii pronto a scrivere veramente male. Non ti farà del male farlo. Penso che ci sia questa paura di scrivere male, qualcosa di primordiale su questo, come: "Questa roba brutta è venuta fuori di me ..." Dimenticalo! Lasciala volare via e la roba buona seguirà. Per me, il brutto inizio è solo qualcosa su cui costruire. Non è un grosso problema. Devi dare a te stesso il permesso di farlo perché non ti puoi aspettare di scrivere regolarmente e di scrivere sempre bene. Questo è quando la gente prende l'abitudine di aspettare i momenti buoni, ed è qui che penso arrivi il blocco dello scrittore. Come dire: non sta succedendo. Beh, forse non sta succedendo lo scrivere bene, ma lascia che succeda uno scrivere male... Quando stavo scrivendo "The Keep", la mia scrittura era davvero terribile. È stato terribile. Il mio titolo di lavoro per questa prima bozza è stato Un Brutto Romanzo Breve (Jennifer Egan) Sii senza paura. È una cosa impossibile, ma lascia che le piccole paure guidino la tua riscrittura e mettano da parte le grandi paure finché non agiscono, poi usale, magari scrivile anche. Troppa paura e tutto ciò che otterrai è silenzio (Al Kennedy) Non guardarti indietro finché non hai scritto un'intera bozza, inizia ogni giorno dall'ultima frase che hai scritto nel giorno precedente. Questo previene quegli stati d'animo servili, e indicano che hai una consistente mole di lavoro prima che tu ti butti nel vero lavoro che sta tutto nell'editing (Will Self) Termina la dose giornaliera di scrittura quando vorresti che continuasse ancora (Helen Dunmore) Se non ci riesci, allontanati dalla tua scrivania. Fai una passeggiata, fai un bagno, dormi, prepara una torta, disegna, ascolta musica, medita, fai ginnastica; qualsiasi cosa tu faccia, non attaccarti al restare accigliato di fronte al problema. Ma non fare telefonate e non andare a feste; se lo farai, le parole delle altre persone entreranno dove le tue parole perdute dovrebbero essere. Apri uno spiraglio per loro, crea uno spazio. Sii paziente. (Hilary Mantel) Scrivi anche quando il mondo è caotico. Non hai bisogno di una sigaretta, di silenzio, di musica, di una sedia comoda, o di pace interiore per scrivere. Ti bastano solo dieci minuti e qualcosa con cui scrivere (Cory Doctorow) Mi sono costretta a iniziare a scrivere anche quando ero completamente esausta, quando sentivo la mia anima così sottile come una carta da gioco, quando niente sembrava degno di durare altri cinque minuti... e in qualche modo l'azione dello scrivere cambiava ogni cosa. O sembrava farlo (Joyce Carol Oates)