La brava Ilaria Del Monte, finalista dell'edizione 2010 del Premio Patrizia Barlettani, sarà in mostra a Venezia, sotto la guida di Martina Cavallarin e la collaborazione di Roberta Lietti. Eh sì, il futuro è donna!Da non perdere!!!
Ilaria Del Monte, Vento dal nulla.
ILARIA DEL MONTEVento dal NullaA cura di Martina Cavallarin14 - 29 ottobre 2011Opening: 14 ottobre ore 18.30In collaborazione con ROBERTA LIETTI arte contemporaneaVento dal Nulla è la prima mostra personale di Ilaria Del Monte a Venezia. L’esposizione s’inserisce nelle serie di eventi selezionati dascatolabianca in occasione della Biennale di Venezia. In un periodo così importante per la città e per l’arte contemporanea internazionale l’obiettivo di scatolabianca è quello di dare spazio ai giovani talenti emergenti più rappresentativi del panorama italiano. Nata a Taranto nel 1985 i disegni e i dipinti di Ilaria Del Monte sono delle narrazioni raccontate con mano sapiente e un’intelligenza concettuale matura e trasversale.Vento dal nulla, titolo mutuato dal primo romanzo del grande scrittore di fantascienza James Graham Ballard, rappresenta un tentativo di scardinare gli equilibri consolidati, giocare sull’imprevisto e l’imprevedibile, aprire una finestra mentale rivolta alla fantasia e alla speranza.La matita della Del Monte ci porta in accadimenti possibili e impossibili: la sua è una poetica di matrice situazionista, direi di derivazione nietzschiana nel senso dato dal filosofo tedesco di Arte che per lui assume un importante valore di liberazione dell'uomo dall'oppressione della razionalità, permettendo all'individuo di esprimere la propria creatività (e quindi la sua irrazionalità) in un mondo che tende a distruggerla. Da qui si generano riflessioni e metafore, e-venti dal nulla o raffiche surreali in cui il sopra diventa il sotto, le donne camminano sugli alberi, i pavimenti non esistono più. Una favola per bambini che assume però i contorni di qualcosa che circonda ciascuno di noi e la società in cui viviamo. Del Monte parla di ambiente, di stati esistenziali, di una comunicazione mediatica terroristica tra tracolli economici reali e possibili scenari apocalittici scritti da antichi sciamani.Paradosso e sarcasmo sono protagonisti costanti delle sue opere abitate da una fanciulla straordinariamente somigliante a se stessa, un autoritratto incantato che riporta ad una classicità del segno come ad una contemporaneità della visione. < Un vento latore di buone notizie o foriero di assurdità, e nel momento in cui arriva, invisibile, travolge l'esistenza della comune gente. Senza allontanarci dal reale, un vento radioattivo, una dichiarazione di guerra, un terremoto o un'alluvione, il crollo delle borse; potrebbero essere quelle situazioni che coinvolgono chi ne viene investito e che da quel momento smette di condurre la solita vita. Un mistero, dunque, come l'origine di una musica in un bosco, alla quale l'umanità ha sempre cercato di dare motivazioni e in cui un poco ha sempre sperato. Tipo il 2012 o il giorno del giudizio. Il Vento dal nulla si può estendere davvero a molte cose. > In mostra sono presenti degli olii su tela, dei disegni su carta e un lavoro site specific, un disegno di 75 x 105 cm che prosegue a grafite sul muro.