Ci sono libri che acquisti senza neanche leggere la trama.
Libri che sai che ti conquisteranno subito, già dalle prime pagine.
Libri che ti rimarranno avvinghiati dentro..per sempre.
E’ così è stato con questo romanzo di Margaret Mazzantini, “Venuto al mondo ” (ed. Mondadori)
Un libro che ti prende, ti avvinghia, ti fa galleggiare in una sorta di liquido amniotico dal quale non vorresti mai uscire, ma che ad un certo punto, quando pensi che le emozioni che stai provando stanno per giungere al termine, è come un calcio violentissimo che ti arriva in pancia.
E’ come il dolore, forte, intenso, straziante che si prova, nel momento in cui un figlio viene al mondo.
Un dolore che poi passa, che dimentichi, ma un dolore, che una volta provato, ti cambia la vita per sempre.
Letto da una donna, poi, questo lungo viaggio con Gemma è ancora più emozionante e impegnativo perchè quando Gemma racconta, vive, soffre, tu racconti,vivi e soffri insieme a lei..diventi lei.
Ed è al mio piccolo uomo, che ho voluto e cercato intensamente, nonostante i fallimenti che non mi hanno mai scoraggiato un istante, dall’aspetto così fragile ma con un animo saggio e forte, è a lui, che tra qualche giorno compirà 6 anni, che voglio dedicare queste parole prese da questo meraviglioso libro.
“Tieni un capo del filo,
con l’altro capo in mano
io correrò nel mondo.
E se dovessi perdermi
tu, mammina mia, tira.”