La Verbena Officinalis è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Verbenacee; in natura cresce spontaneamente su terreni incolti e ai bordi della strada, ma è tranquillamente coltivabile anche in casa.
È caratterizzata da un aspetto non troppo appariscente, con foglie incise, fusto di dimensioni ridotte e fiorellini azzurro viola di piccolissime dimensioni, da un sapore amaro e da un profumo decisamente poco percepibile, da non confondere con l'aroma ben più intenso sprigionato dalla similare Verbena Odorosa, anche detta Cedrina.
La Verbena fiorisce nel periodo a cavallo tra estate e autunno e richiede terreni umidi e ricchi di humus, non argillosi. Ha bisogno di annaffiature leggere e costanti e richiede una costante esposizione alla luce solare, meglio ancora se battente; d'inverno teme l'umidità e la pioggia ed è pertanto adatta alla vita da appartamento, a patto di poter sostare in zone luminose ed arieggiate.
Una volta raccolta può essere lasciata essiccare al sole e conservata in barattoli di vetro.
E' una pianta umile che vanta però di una notevole importanza storico/culturale. Venerata dalle popolazioni antiche per le sue riconosciute proprietà curative e ritenuta una potente arma contro il male, veniva offerta dagli antichi romani in piccoli mazzolini a chiunque volessero augurare felicità e prosperità. Sempre nell'antica Roma, veniva raccolta in un terreno sacro e utilizzata per cingere, durante le processioni, il capo dei sacerdoti incaricati di annunciare una guerra o stipulare un trattato.I Druidi della Britannia la utilizzavano come antidoto contro il malocchio; preponevano i sacerdoti alla sua raccolta (che veniva effettuata secondo precisi rituali) e la riservavano all'adorno di templi e luoghi di culto.
Le proprietà della Verbena presagite dalle popolazioni antiche sono state ad oggi confermate scientificamente, tanto da coronarla come rimedio omeopatico quasi tuttofare.
Le proprietà curative della Verbena: la pianta tuttofare
Le proprietà curative della Verbena hanno origine quasi tutte dal principale componente delle sue foglie: la Verbanelina.
La Verbanelina è una sostanza incredibilmente versatile in grado di produrre importanti effetti a carico del sistema nervoso vegetativo parasimpatico; è pertanto una sostanza analgesica e antinfiammatoria, oltre che febbrifuga (le sono stati riconosciuti meriti maggiori che al chinino, senza però le controindicazioni irreversibili provocate da quest'ultimo).
- Tra le proprietà della Verbena si annoverano sicuramente quelle galattogene: la pianta è in grado di regolare il ciclo mestruale femminile e la produzione di latte materno, ma anche i flussi ormonali maschili, stimolando la libido a tal punto da essere ritenuta afrodisiaca.
- È un ottimo astringente per i tessuti ed è guaritiva per numerose infezioni, dal momento che se assunta con regolarità è in grado di innalzare le difese immunitarie dell'organismo.
- E' utilizzata per curare le malattie del fegato e della milza (rispettivamente itterizia e congestione) ed è funzionale nella terapia dell'emicrania e dello stress, poiché tonica ed antispastica (adatta a controllare le tossi nervose).
- La Verbena contiene poi mucillagine e tannino, due componenti contemporaneamente emollienti ed astringenti, in grado di stimolare lo stomaco a secernere succhi gastrici e a regolare la digestione.
Controindicazioni e interazioni con i farmaci
La Verbena, per via delle sue proprietà galattogene, può interferire con alcuni farmaci ad uso comune ed essere nociva se assunta durante l'allattamento, dal momento che provocherebbe un'iperproduzione di latte che alle volte potrebbe essere indesiderata. Proprio per questo motivo andrebbe utilizzata soltanto sotto stretto controllo medico o, se come farmaco di automedicazione, senza mai superare le dosi consigliate dagli standard espressi su confezioni e bugiardini.La pianta può interferire con la maggior parte delle terapie ormonali, con alcuni sedativi aumentandone l'efficacia e con i farmaci per il controllo della pressione arteriosa.
Occhio infine alle ipersensibilità individuali nei confronti di una o più parti della pianta (es. allergie ai pollini).
Modalità di assunzione
- La Verbena può essere assunta sotto forma di decotto o infuso per risolvere episodi di diarree e coliche e rimettere in sesto l'equilibro intestinale.
- Sempre come decotto è perfetta come cura alternativa per risolvere i calcoli biliari e quelli renali (vanta infatti di una notevole azione diuretica).
- Sotto forma di unguento, acquistato ma anche preparato in casa, viene utilizzata per guarire le ferite e velocizzare la cicatrizzazione dei tessuti, è molto impiegata nella cura delle piaghe da decubito e trova numerosi consensi anche come ingrediente dei preparati farmaceutici.
- Le foglie secche, se sminuzzate e lasciate a macerare nell'aceto di vino bianco o meglio ancora di mele, permettono di creare un ottimo tonico per ridare nuova vita alla pelle spenta e ingrigita.
Le proprietà della Verbena la rendono poi adatta alla risoluzione di sinusiti e raffreddamenti, possibilmente utilizzata sotto forma di decotto per effettuare profondi gargarismi. Lasciata invece a bollire nell'aceto bianco (poi filtrato) è perfetta per essere applicata sotto forma di impacco sulle aree del corpo doloranti; ottima quindi per curare sciatica e mal di testa senza ricorrere agli antidolorifici tradizionali.