Quando Ginco mi parla della sua amica Veronique quasi sempre sorride. L'altro giorno , mentre imbuco il premio del concorso, lo incontro che sta uscendo dalla banca e ci prendiamo un caffè in piazza nuova. Ma
torniamo alla ceramista che ho incontrato a maggio in montagna, in una giornata di nebbia e di fumo. Ginco mi fa vedere un numero della rivista Coleur Nice che gli dedica un bell'articolo. Mentre mi traduce le parti salienti, vengo subito affascinato dalla sua descrizione dei colori usati per decorare le sue creazioni. . E allora parliamo un po' di verde lumaca schiacciata, verde lumaca umida che, cito testualmente, “non si capisce se è verde, grigio o rosa”, verde pre-pubertà, per la lumaca che ha preso la rugiada, verde radioattivo, per lui che sente l'umidità. E ancora grigio anatra bagnata, giallo Pierrot, blu cielo impalpabile, rosso setoso, velluto spolverato d'oro. Sono definizioni che esprimono con una potenza straordinaria tutta la carica emotiva e sentimentale che un colore può comunicare e testimoniano una maturità artistica davvero notevole, ne converrete. Veronique produce oggetti splendidi da sempre, da quando bambina, mescolava due diverse palline di pongo per ottenere un terzo , unico colore. Non ho mai saputo questa cosa. Quanti colori che mi sono perso !
Gingo poi, adesso siamo nella sua bella casa davanti ai divani rossi di pelle, mi dice che quando Veronique ha lavorato per un'ottico di Nizza , ha appeso su una chiave di volta, alcune statuette di ciclopi. Poco dopo una nota pubblicità ha espresso, mi dicono in Francia, in Italia non so perchè non guardo televisione, la medesima idea. Un caso ? Chissà ? Certe cose non possono non essere pensate ? Probabilmente .
Ecco il sito di Veronique, per farvi un'idea più razionale ( ma sarà proprio necessario??) della sua produzione che , sembra, va letteralmente a ruba.