Mba, il match winner
Nella ripresa i nigeriani non pigiano troppo sull’acceleratore e non sono cinici in contropiede, ma il Burkina Faso sembra stanco fisicamente e mentalmente appagato dalla finale raggiunta. Solo un pericolo per Eneyama che devia in angolo un pericoloso diagonale del nuovo entrato Sanou, poi la festa nigeriana può cominciare. Così, per la terza volta nella storia e a 19 anni di distanza da quel 2-1 sullo Zambia rifondato dopo il disastro aereo al largo del Gabon, le aquile nigeriane ritornano a vincere in Africa. Stephen Keshi c’era anche allora, da giocatore. Eguaglia così il record dell’egiziano El Gohary (1939-2012) che vinse in Coppa da capocannoniere nel 1959 e da allenatore nel 1998.
Al Burkina Faso va l’onore delle armi. una squadra che, se escludiamo il quarto posto da paese ospitante nel 1998, non era mai andata al di là del girone eliminatorio e non aveva neanche mai vinto una partita nella fase finale. Le quotazioni di molti giocatori saranno certo salite e non è detto che i burkinabé non possano lottare seriamente per staccare il biglietto per Brasile 2014.
Chiude il podio il Mali di Keita e dell’ennesima guerra dal sapore postcoloniale ancora in corso. Terzo posto come l’anno scorso, ottenuto con una netta e prestigiosa vittoria 3-1 sul Ghana che non deve aver digerito i troppi aiuti non sfruttati in semifinale. Ultima nota su Wakaso: l’ennesimo rigore generoso dato ai ghanesi e da lui spedito in curva gli ha impedito di vincere da solo la classifica dei marcatori e non in coabitazione con Emenike.
E ora l’Africa torna a giocarsi i posti per il mondiale del prossimo anno.
federico