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Quando cucinate le verdure, vi accorgete di quanto scarto producete? Poniamoci qualche domanda. Ma quello che gettiamo non è buono? E’ avariato? Non edibile? La risposta per tutto è no. Gettiamo queste parti di verdure semplicemente per comodità, per praticità, per abitudine. E allora iniziamo a farlo utilizzandole per farcire altre verdure. Voilà verdure ripiene di ragù di seitan e bucce di verdure. #savetheplanet
Perché dovremmo mangiare quello che fino a ieri abbiamo buttato via?
Tratto da “Ecocucina” di Lisa Casali, Gribaudo Editore
Se badiamo ai nostri comportamenti abituali in cucina e a tavola, possiamo osservare che siamo abituati a scartare una notevole quantità delle materie prime che utilizziamo. Lo facciamo per abitudine, per tradizione, per comodità e anche un po’ per estetica, senza mai domandarci se si tratta di un comportamento giustificato. E’ velenoso quello che scartiamo? No di sicuro. E’ veramente non commestibile, o almeno così povero di nutrienti da giustificarne l’eliminazione? Nemmeno.
Ecco una piccolo elenco con la percentuale di scarto di frutta e verdura:
- Carciofi 65% Anguria, Cocomeri e Meloni 40%
- Cavolfiori 34%
- Finocchi 30%
- Broccoli 30%
- Arance 20%
- Patate e Spinaci 17%
- Fichi, Pesche e Uva 17%
- Lattuga, Scarola e insalate in genere 15%
- Mele 14%
- Pere 12%
- Carote e Verze 6%
- Fagiolini 5%
Per la creazione di ricette ecosostenibili e a impatto zero bisogna seguire tre piccole regole:
1. La base di ogni piatto è uno scarto o un avanzo.
2. Gli altri ingredienti che necessitano, sono semplici e si trovano comunemente in dispensa (farina, olio, sale, spezie, uova, ecc.).
3. La preparazione deve essere semplice, richiedere pochi passaggi e tempi di cottura piuttosto brevi.
Vi accorgerete che, imparando a cucinare le parti che generalmente si buttano via, ogni ingrediente avrà una resa doppia, soprattutto nel caso di ortaggi in cui lo scarto rappresenta quasi la metà del peso, come carciofi, broccoli, cavolfiori e asparagi. Ecco il mio nuovo modo di cucinare e mangiare sano. In tutti i sensi. Portare avanti la lotta agli sprechi significa anche attuare comportamenti ecocompatibili nella vita quotidiana. Prima di tutto dobbiamo imparare a capire quanto consumeremo nei giorni successivi alla spesa in modo da non dover buttare via quanto acquistato. Ma non solo, bisogna poi abituarsi a utilizzare ogni parte degli ingredienti cercando di limitare al minimo i rifiuti prodotti; gli scarti possono venire anche congelati per essere utilizzati in seguito per preparare altri piatti.
Ingredienti:
- 1 zucchina
- 1 peperone
- 1 melanzana
- 4-6 friggitelli
- bucce di carote
- foglie di sedano
- bucce di melanzane
- parte verde di porri
- foglie di cavoli e broccoli
- 250 g di seitan fresco
- 150 ml di salsa di pomodoro
- 80 g di pangrattato
- olio evo
- sale
- pepe
Procedimento:
- Pulite le verdure, eliminate semi e un po’ di polpa centrale. Salatele leggermente e mettete da parte.
- Nel mixer frullate tutte le bucce e gli scarti di verdura e soffriggeteli in padella con poco olio.
- Frullate anche il seitan in modo che si sbricioli. Aggiungetelo alle verdure.
- Aggiungete la salsa di pomodoro, regolate di sale e di pepe. Potete anche insaporire con il dado ecosostenibile.
- Lasciate cuocere per 15-20 minuti.
- Fate intiepidire e aggiungete il pangrattato per addensare il composto.
- Farcite le verdure e cuocete in forno a 200° per 30 minuti circa.
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