Con la sua mostra personale l’artista chiude l’edizione 2011 della rassegna Phada Murgania dedicata alla cultura visiva contemporanea. L’esposizione, curata da Carlo Sala e promossa dalla Pro Loco del Comune di Morgano con il sostegno di Tecnogamma e il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, si il 22 ottobre per concludersi il 13 novembre 2011, mentre l’inaugurazione è fissata per domenica 23 ottobre alle ore 11.15. L’intervento dell’autore è di grande impatto scenico, configurandosi come un site specific che interpreta il luogo in senso fisico ma anche concettuale. Infatti, attingendo a miti e leggende, Bogani ricrea un senso a metà tra il sacrale e l’eretico, avendo in mente la storia di Murgania che dà il nome all’ormai decennale rassegna di Badoere. Una leggenda tratta dall’Hypnerotomachia Poliphili, romanzo allegorico del 1499 che narra la nascita mitica dii terre, acque, genti e villaggi tra Treviso, Morgano e Quinto. In particolare, l’artista si è lasciato suggestionare dal tempio costruito in onore della giovane, dove il popolò la adorò credendola Venere. Una storia che rimanda all’antichità, ma che somiglia allo svolgersi delle storie di eresia moderne, in cui spesso il popolo crea dei simboli di idolatria non ortodossi. La Chiesa di Sant’Antonio, tramite l’intervento di Alessio Bogani, ci appare come un luogo abbandonato, in cui sono appoggiati per terra gli oggetti di un eremita che ne ha trovato rifugio. Vi è il giaciglio e gli oggetti di questo uomo dalle idee ambigue e forse folle, circondato di simboli per la contemplazione. Il luogo sacro, non è più collettivo, ma è visto secondo l’ottica intima e personale di questo immaginario inquilino che ne fa il luogo per i suoi riti. L’aspetto è fortemente teatrale, e accanto ai dipinti appare un confessionale, il giaciglio del monaco e una vecchia lampada. La narrazione dei quadri ricorda vagamente l’immaginario delle tavole della passione presenti nelle chiese cattoliche. Tra le icone, svetta l’immagine dipinta di Lucia Roveri, altra eretica che si sostituì a Dio. La mostra è completata da una serie di sonorizzazioni che aumentano il pathos dell’evento creando un clima carico di suggestioni. A collaborare il noto attore teatraleOscar De Summa, fra gli interpreti più interessanti, sia di teatro che di poesia. Un’esecuzione vibrante e una versatilità interpretativa ne contraddistinguono l’intensità scenica. Come regista ha manifestato una fedeltà a Shakespeare capace di tradirlo per attualizzarlo, in equilibrio tra realismo e grottesco.
- info: inaugurazione domenica 23 ottobre 2011 ore 11.15- ex chiesetta di Sant Antonio- Piazza Indipendenza- Badoere di Morgano (Treviso) ingresso libero- visitabile fino al 13 novembre-