Come potrà mai essere fatto il nuovo iPhone 4g?
Vi riporto qua alcune anticipazioni interessanti e abbastanza fondate sull’iPhone 4g trovate su PI.
Roma – Quest’anno, dopo l’incredibile scoop di Gizmodo, fare previsioni sul prossimo modello di iPhone (la quarta generazione del melafonino) può sembrare tanto facile quanto inutile o superfluo. Ma non tutto è così scontato come può sembrare, e anche ciò che sembra scontato può fornire qualche spunto di riflessione. Dando per scontato che, nonostante tutto, non ci sono garanzie che quello visto sia davvero un iPhone 4G prossimo venturo.
Cominciamo subito col dire che a livello estetico, dando per assodata la veridicità di quello che abbiamo visto, saremmo di fronte ad una forma che per certi versi segna un ritorno alle origini, e che personalmente trovo più gradevole dell’attuale forma con fondo “a conchiglia”, che mi ha sempre lasciato un po’ perplesso. Parlando invece di materiali, non è molto chiaro quale sia il materiale del fondo; potrebbe essere della “banale” plastica, ma sappiamo anche che Apple ha registrato un brevetto nel 2006 per l’utilizzo di materiali particolari nei propri dispositivi: l’ossido di zirconio, pur nella sua leggerezza, conferisce un’ottima resistenza meccanica ed evita qualsiasi effetto di schermo, contribuendo a migliorare la ricezione.
La fotocamera, da molti considerata un punto di debolezza di tutti i modelli di iPhone venduti finora, dovrebbe essere oggetto di un sensibile miglioramento. Non è dato sapere la risoluzione effettiva (il telefono “sezionato” da Gizmodo era stato bloccato da remoto, quindi non funzionante) ma si parla di un sensore da 5 Megapixel prodotto da LG Innotek, contro l’attuale sensore da 3 Megapixel. Inoltre è evidente la maggiore dimensione dell’ottica (caratteristiche che generalmente consente di ottenere foto migliori in virtù della maggiore quantità di luce che può raggiungere il sensore) e la presenza di un flash a LED. Ovviamente si parla sempre di una fotocamera da cellulare con ottica supercompatta, quindi non aspettatevi le prestazioni o la “flessibilità” di una reflex.
Oltre alle foto, ci si aspetta migliori prestazioni anche dal punto di vista della registrazione video, con ipotesi che vedono la possibilità di registrare ed editare video in formato HD (e questo si riallaccia in parte anche alle considerazioni sul display fatte più avanti). Sempre parlando di camera, non si può non notare la presenza di un sensore frontale, il cui utilizzo potrebbe non essere ancora ben definito: dall’analisi delle versioni preliminari di iPhone OS 4 sembrerebbe che la camera frontale sia utilizzata solo quando il telefono è agganciato ad una rete WiFi, il che (se confermato) escluderebbe la possibilità di fare la classica videochiamata attraverso rete telefonica, ma aprirebbe l’ipotesi di una versione di iChat per iPhone, oltre ad eventuali utilizzi ancora ignoti.
Qualche tempo fa si vociferava di riconoscimento della posizione del viso dell’utente per la gestione di immagini 3D sullo schermo, ma personalmente, allo stato attuale delle cose, non vedo grossi vantaggi nell’implementazione di una simile tecnologia, e non credo che verrà implementata in questa versione del Melafonino.
Parlando di display, l’impossibilità di vedere il telefono in funzione pone grossi dubbi sulla sua risoluzione, anche se Gizmodo assicura che sarà sensibilmente incrementata, arrivando ad ipotizzare una risoluzione di 960×640, maggiore di quella del modello attuale (che è di 480×320); questa ipotesi, forse un po’ azzardata, darebbe credito a chi parlava di “iPhone HD” (e non “iPhone 4G”) come nome del successore del modello attuale, anche se di fatto si tratterebbe di una risoluzione inferiore a quella del formato HD-Ready (1280×720). La scelta di una risoluzione così elevata potrebbe avere lo scopo di avvicinare la risoluzione dell’iPhone a quella dell’iPad, facilitando il compito di chi realizza applicazioni utilizzabili su entrambi i dispositivi.
In realtà, a fronte di una risoluzione comparabile ma dimensioni dei dispositivi molto differenti, si potrebbero evidenziare alcune problematiche a livello di interfaccia: per esempio, a parità di pixel, la dimensione di pulsanti e cursori potrebbe risultare troppo piccola sull’iPhone, o troppo grande sull’iPad. È vero che potremmo tirare in ballo discorsi di “resolution indipendence”: ma anche questa possibilità non è esente da problemi, perché in questo caso, a parità di dimensione “fisica” dei vari oggetti della GUI, lo schermo da 3,5 pollici dell’iPhone si riempirebbe molto più velocemente. Gli sviluppatori dovranno quindi escogitare il giusto modo per rendere le loro applicazioni fruibili al meglio su tutti i dispositivi (vecchi iPhone, iPad e nuovi iPhone), perlomeno su certe tipologie di applicazioni: la differente risoluzione potrebbe quindi far nascere i primi problemi di compatibilità sull’AppStore, situazione inevitabile che era già stata prevista da tempo.
Passando alla componentistica interna, Gizmodo non è riuscito a dissipare i dubbi su quale fosse il processore utilizzato nel prototipo (o presunto tale) del nuovo iPhone. Il processore, così come altri componenti, erano rinchiusi in un involucro metallico senza alcun marchio, quasi Apple si fosse premunita dal rischio di diffondere troppe informazioni in caso di smarrimenti indesiderati. Dopo l’esordio di soluzioni proprietarie nell’iPad, possiamo però ipotizzare che anche il nuovo iPhone abbia un processore custom, e che questo riesca a conferire al nuovo melafonino la stessa fluidità che abbiamo visto sul fratello maggiore. Le ultime indiscrezioni provenienti dal Vietnam vanno proprio in questa direzione, e assicurano che il nuovo iPhone monta lo stesso processore di iPad.
Parlando di componenti interni non possiamo dimenticare la batteria, altro elemento importante di ogni dispositivo mobile: nonostante la durata degli accumulatori dei precedenti iPhone non fosse entusiasmante (perlomeno con certi tipi di utilizzo), gli ultimi dispositivi di Apple hanno dimostrato sensibili miglioramenti da questo punto di vista. Basti pensare alle 10 ore di iPad (verificate sul campo da più parti) o all’autonomia da record dichiarata per gli ultimi MacBook Pro; questo lascia ben sperare anche sul fronte iPhone, tanto più che le dimensioni della batteria sono aumentate (perlomeno nel presunto prototipo analizzato da Gizmodo).
Ultimo, ma non per questo meno importante (anzi… per molti aspetti l’elemento più importante) la nuova versione del firmware: iPhone OS 4. Alcune cose sono già note e stranote, come l’implementazione del multitasking e la possibilità di raggruppare più applicazioni in una sorta di sottocartella; altre dovrebbero derivare dall’attuale versione 3.2 presente su iPad (come la possibilità di gestire i file in un’area di scambio), e altre ancora saranno probabilmente tenute nascoste fino al momento del lancio. Quello che è certo è che iPhone OS 4 non sarà installabile sui primi iPhone, e che alcune sue caratteristiche (come il multitasking) non saranno disponibili nemmeno sul modello 3G: ci sarebbe da chiedersi se per i modelli più vecchi sono comunque previsti degli upgrade rispetto all’attuale versione 3.1.3, ma nutro forti dubbi in merito, salvo eventuali aggiornamenti relativi alla sicurezza.
Un’altra particolarità di iPhone OS 4 è che non sarà installabile nemmeno su iPad: per avere il multitasking sul tablet della Mela (più utile qui che non su iPhone) occorrerà attendere l’autunno, il che lascia supporre che (a dispetto del nome) le differenze tra il sistema che gira sul Melafonino e quello che gira sull’iPad siano di un certo rilievo.
Una volta svelati al mondo il nuovo iPhone e il nuovo iPhone OS, inizieremo a chiederci come sarà il prossimo iPod Touch, se erediterà le forme della quarta generazione di iPhone, e se (finalmente) verrà anch’esso equipaggiato con una fotocamera. Ma per questo c’è ancora molto tempo: il primo passo è scoprire tutte le caratteristiche del nuovo iPhone, e per fare questo non resta che attendere l’apertura dalla WWDC, sperando che Apple proponga qualche novità di rilievo anche per quanto riguarda il settore Mac e software.