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Vermeer, il mago della luce

Creato il 07 settembre 2010 da Rimmel

Vermeer, il mago della luce

Della vita di Vermeer si conosce o poco:  pochi sono i documenti ufficiali e nei commenti di altri artisti. La data di nascita parrebbe essere il 31 ottobre 1632, nella chiesa protestante di Delft. Il padre Reynier era un tessitore di seta della classe media, che si occupava anche di commercio di opere d’arte. La madre Digna era di Anversa: sposò Vermeer senior nel 1615. Nel 1641 la famiglia acquistò una locanda, la Mechelen, dal nome di una famosa torre del Belgio, che si trovava nei pressi della piazza del mercato. Dopo la morte del padre, nel 1652, Joannes ereditò sia la locanda che gli affari commerciali del padre.

Vermeer, il mago della luce

Nonostante fosse di famiglia protestante, sposò una giovane cattolica, Catherina Bolnes, nell’aprile del 1653. Qualche tempo dopo le nozze, la coppia si trasferì dalla madre di Catherina, Maria Thins, una vedova benestante, che viveva nel quartiere cattolico della città. Maria ebbe un ruolo fondamentale nella vita del pittore: non solo la prima nipote venne chiamata con il suo stesso nome, ma anche usò la propria rendita per sostenere il genero che cercava di imporsi nel mondo dell’arte. Johannes e la moglie ebbero in tutto quattordici figli, tre dei quali morirono prima del padre.

Il suo apprendistato cominciò nel 1647, forse presso Carel Fabritius. Il 29 dicembre 1653, Vermeer divenne membro della Gilda di San Luca, un’associazione di pittori. Nel 1662 Vermeer venne eletto capo della gilda e confermato anche negli anni successivi, segno che era considerato un rispettabile cittadino. Tuttavia, nel 1672 una pesante crisi finanziaria provocò un crollo delle richieste di beni di lusso come i dipinti e di conseguenza gli affari di Vermeer come artista e mercante ne risentirono, costringendolo a chiedere dei prestiti

Vermeer era in grado di ottenere colori trasparenti applicando sulle tele il colore a punti piccoli e ravvicinati, tecnica nota come pointillé, da non confondere con il pointillisme. Non ci sono disegni attribuibili con certezza all’artista e i suoi quadri presentano pochi indizi dei suoi metodi preparatori.

Vermeer: Young Woman with a Water Pitcher - Metropolitan Museum of Art, NY

Lo studioso David Hockney, nel suo libro Il segreto svelato, con altri storici, sostiene che Vermeer facesse uso della camera obscura per definire l’esatta posizione degli oggetti nella composizione dei dipinti e questo sembra essere supportato dagli effetti di luce e prospettiva.

Vermeer faceva largo uso del costosissimo blu oltremare, ottenuto con il lapislazzuli, non solo per particolari blu, ma anche per ottenere altre sfumature di colore: continuò ad usare questo pigmento anche negli anni di crisi economica.

Vermeer, il mago della luce

Alla sua morte nel 1675, Vermeer lasciò alla moglie e ai figli  numerosi debiti. In un documento, la moglie attribuisce la morte del marito allo stress dovuto ai problemi economici. Catherina chiese al consiglio cittadino di prendere la casa e i dipinti del marito come pagamento dei debiti: diciannove opere rimasero a Catherina e Maria, e di queste, alcune furono vendute per pagare i creditori.

Veduta del canale Oude Delft - Van der Heyden


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