Magazine Scienze
Sebbene siano ben lontani dall'essere benigni, dato che occupano l'organismo di circa un miliardo di persone e fanno ammalare centinaia di milioni di individui ogni anno, questi vermi sembrano innescare una particolare risposta immunitaria responsabile della riparazione di tessuti danneggiati o infiammati.
Gause e il suo team hanno studiato il verme intestinale dei roditori Nippostrongylus brasiliensis, molto simile ad un parassita che infetta l'essere umano prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo, il Necator americanus.
Il Nippostrongylus brasiliensis entra nell'organismo attraverso la pelle, spesso passando per i piedi quando vengono a contatto con fango, acqua o feci contaminate. Le larve viaggiano fino ai polmoni sfruttando la spinta del sistema circolatorio, si fanno strada nei polmoni fino alla trachea per creare un foro che li possa portare all'esofago, il primo passo per raggiungere l'intestino.
Una volta all'interno dell'apparato digerente, questi parassiti maturano fino alla fase adulta e iniziano a diffondersi in gran numero, producendo milioni di minuscole uova: il "cugino" del N. brasiliensis che infetta l'essere umano arriva a produrre fino a 5.000-10.000 uova al giorno nel corso dei suoi 3-5 anni di vita.
Il danno maggiore causato da questi vermi è nelle vie respiratorie, ma il sistema immunitario di roditori ed esseri umani sembra aver sviluppato delle resistenze in grado di minimizzare i danni. L'ingresso dei vermi intestinali nel corpo dei soggetti studiati ha innescato una cascata di reazioni immunitarie in grado di ridurre le infiammazioni alle vie respiratorie, e stimolare la riparazione dei tessuti polmonari danneggiati dall'azione dei parassiti.
La chiave di questa reazione immunitaria sembra essere una particolare proteina che mette in azione i linfociti T helper di Tipo 2, dando il via ad una potente azione rigenerativa nei tessuti respiratori. Se l'attività dei vermi intestinali umani risulterà essere efficace quanto quella del Nippostrongylus brasiliensis, in futuro potrebbe essere possibile utilizzarli per ottenere effetti superiori a quelli ottenibili tramite molti medicinali specifici.
"La risposta immunitaria potenziata, che include il controllo delle infiammazioni nocive e la riparazione delle ferite, potrebbe essersi evoluta negli ospiti per mitigare gli effetti dannosi del vasto danno dei tessuti che questi grossi parassiti multicellulari posson causare, dato che migrano attraverso gli organi essenziali" spiega Gause. "A tal proposito, questi parassiti potrebbero essere utilizzati per curare danni ai polmoni.
La ricerca di Gause offre nuove prospettive all'interno del gruppo di terapie definite "elmintiche", che sfruttano l'azione di parassiti per scatenare risposte immunitarie.
Le terapie elmintiche si basano sul concetto di "eccessivo igiene": le sempre migliori condizioni di igiene dei Paesi sviluppati hanno ridotto l'esposizione a parassiti che hanno vissuto nel nostro organismo per migliaia di anni, e questa minore esposizione ha portato all'aumento dei disordini immunitari e delle allergie.
I numeri sembrerebbero andare contro questa ipotesi, dato che l'incidenza di allergie e malattie autoimmuni sta aumentando a ritmi molto simili sia in Paesi ricchi che poveri, ma è stata recentemente affinata diventando "l'ipotesi del vecchio amico": le cellule T possono esprimere tutte le loro potenzialità solo quando sono esposte a microrganismi e parassiti a basso livello di patogenicità.
Sebbene l'introduzione dei vaccini e delle moderne pratiche igieniche abbia contribuito a debellare o controllare alcune malattie particolarmente gravi, l'azione dei farmaci sul corpo umano ha devastato anche le popolazioni di parassiti "benevoli", capaci di far evolvere al massimo grado le nostre difese immunitarie. L'uomo ha bisogno dei parassiti quanto loro hanno bisogno dell'uomo.
Se il Nippostrongylus brasiliensis può rigenerare i tessuti respiratori dei topi, forse il Necator americanus, che infetta l'apparato digerente umano, può fare lo stesso. Il Necator americanus non supera il centimetro di lunghezza, viene spesso contratto dai nostri animali domestici, ed è già stato proposto come alternativa al verme dei suini Trichuris suis nel trattamento elmintico della malattia di Crohn e nella riduzione del rischio di asma.
Swallowing Parasitic Worms May Heal Your Ails
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Un po’ di digiuno
Dopo i post sui pericoli dell’acrilammide e delle aflatossine, eccone uno che potrebbe, forse, indicare la via per sfuggire alle insidie del cibo ricavandone... Leggere il seguito
Da Marga
RICERCA, SCIENZE -
In gravidanza meglio limitare l’uso di paracetamolo
Sembra che un utilizzo intenso di paracetamolo da parte della futura mamma possa rappresentare un elemento di rischio per la salute dei bambini maschi,... Leggere il seguito
Da Conservazionecordoneombelicale
MEDICINA, RICERCA, SCIENZE -
Rischi e pericoli dell'alimentazione industriale nel cane e nel gatto
Da molti anni si assiste ormai ad un aumento esponenziale, se non una vera e propria epidemia di allergie, intolleranze, malattie autoimmuni e non ultimi... Leggere il seguito
Da Alexprota
I NOSTRI AMICI ANIMALI, SCIENZE -
Niente alcol per i futuri papà
Una recente ricerca realizzata dal Ibcn-Cnr e dal Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio ha mostrato come l’assunzione di alcol influenzi il Dna... Leggere il seguito
Da Conservazionecordoneombelicale
MEDICINA, RICERCA, SCIENZE -
Là dove le stelle collidono
Un gruppo di scienziati ha osservato nel dettaglio un ammasso di stelle pesantemente oscurato dalle polveri presenti nella nostra Galassia. Leggere il seguito
Da Media Inaf
ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE -
La maternità cambia per sempre il cervello di una donna
I risultati di una ricerca condotta dall’Università della British Columbia hanno rivelato che il bombardamento di estrogeni dovuto alla gravidanza influisce in... Leggere il seguito
Da Conservazionecordoneombelicale
MEDICINA, RICERCA, SCIENZE