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Qualche era fa il mare arrivava sino a Verona, anche questo potrebbe significare l’interessante scoperta riportata dal quotidiano L’Arena.
A Torricelle, è stato rinvenuto lo scheletro di coccodrillo, si tratta di un interessante fossile di vertebra che sembra essere appartenuto alla coda di un antichissimo coccodrillo.
A fare la scoperta è stata l’Unione speleologica veronese ed il fossile è stato rinvenuto nelle miniere d’ocra delle Torricelle.
Le miniere d’ocra hanno un intrepido percorso lungo circa 20 chilometri di cunicoli, grotte ed anfratti. Sembra però che la vertebra fossile possa essere il preludio di qualcosa di altro. Pare infatti che sotto le miniere d’ocra ci sia un mare fossilizzato sarebbero state rinvenute le tracce della corrente e questo sarebbe un raro «mistero sedimentologico». A tal riguardo sempre sull’Arena è riportato l’intervento del geologo Guido Gonzato, che con il presidente Marco Frigo ed il biologo Roberto Chignola sta studiando le gallerie delle miniere d’ocra.
Secondo gli esperti dunque alle miniere d’ocra potrebbe esserci una “laminazione convoluta” ovvero una sedimentazione antica e complessa. Le origini sono incerte, potrebbe però essere la testimonianza di un fenomeno sismico di milioni di anni fa.
La vertebra fossile potrebbe appartenuta ad un antico rettile o ad un sirenide. Lo studio del fossile attualmente è stato affidato a Federico Fanti, docente dell’Università di Bologna, dipartimento di Scienze della terra e geologico-ambientali, esperto di paleontologia dei vertebrati e in particolare dei rettili.
Sino ad oggi in questa zona erano stati ritrovati solo resti calcarei di conchiglie è chiaro che la scoperta della vertebra assume un tono importante.
Sembra che la vertebra potrebbe essere appartenuta ad una coda, forse a quella di una antichissima salamandra acquatica.