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VERONA. Disforia di genere: cambiare sesso per essere se stessi: la testimonianza di Vittoria Schisano

Creato il 11 settembre 2015 da Agipapress
VERONA. Disforia di genere: cambiare sesso per essere se stessi: la testimonianza di Vittoria Schisano VERONA. SaràVittoria Schisano, Giuseppe all’anagrafe, a portare la propria testimonianza al convegno “Disforia di Genere” che si apre domani, 12 settembre, a Verona. !Il convegno, promosso da AME, Associazione Medici Endocrinologi - spiega Roberto Castello - è dedicato ad un tema di cui, in genere, non si parla, e ci auguriamo, anche con questa iniziativa, di cambiare la percezione di questa condizione. Vittoria Schisano è la prima attrice italiana ad avere dichiarato e intrapreso il percorso per cambiare sesso”. “Forse nel mio ruolo di attrice - spiega Vittoria - alcune stranezze vengono accettate ma dietro ad un “personaggio” c’è sempre una persona. Quello che ferisce è sentire che ci si riferisce a questa condizione come ad un fenomeno circense, folcloristico che lo pone ai livelli più bassi nella percezione valoriale della società. Non c’è nulla di tutto questo , però, nella persona che decide di fare un percorso che ritiene indispensabile per appartenere, a tutti gli effetti, all’identità di genere sentita e dando una risposta alla domanda “chi sono io?”. “In questa transizione si mette in gioco tutto - prosegue la Schisano -: come Giuseppe lavoravo per Rai e Mediaset in fiction con ruoli di militare, marinaio o poliziotto ma, come Vittoria, non avevo alcuna certezza che sarei stata scelta per coprire anche ruoli femminili. La posta in gioco era grande, perdere tutto quello che avevo costruito professionalmente; ma non ho avuto alcun dubbio perché si trattava di trovare me stessa!” VERONA. Disforia di genere: cambiare sesso per essere se stessi: la testimonianza di Vittoria Schisano“Le persone reagiscono in modo scomposto davanti alle persone trans gender - prosegue l’attrice -: alcuni fingono indifferenza, alcuni sono spaventati, hanno paura di quello che può anche piacere scoprendo la propria parte black e questa paura spesso si esprime con cattiveria, con aggressività. Un rapporto del 2013 indica che due transessuali su cinque sono stati vittima di ripetuti episodi di violenza e le discriminazioni in ambito educativo, sanitario, lavorativo sono maggiori rispetto a gay, lesbiche e bisessuali. Altri invece lo vivono come un fenomeno di moda non comprendendo l’essenza della questione. Ma, in generale, posso dire che il nostro Paese è più avanti di quanto possa sembrare, sono i politici invece ad essere più arretrati”. “Voglio anche dire che la mia è una storia felice, forse perché non ho avuto dubbi nell’accettare quella che ero/sono e nel convincere le persone a me care a farlo” conclude Vittoria. Professionalmente nella nuova identità ha lavorato con Albanese in un paio di ruoli di transessuale ma oggi viene scelta e si confronta alla pari con colleghe per ruoli femminili comuni quale, ad esempio, una donna di mafia uno degli ultimi lavori che l’anno vista impegnata.

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