Verona è a rischio terremoti?

Creato il 31 gennaio 2012 da Cactusmtb
COLPA DELLA PLACCA ADRIATICA - La serie di terremoti che ha colpito il Nord tra il 24 ed il 25 Gennaio, raggiungendo il suo apice nel Veronese e nella provincia di Reggio Emilia, sono entrambi legati al movimento della placca Adriatica. Secondo gli esperti dell'INGV, verso Nordest la placca Adriatica spinge verso l'Europa correndo sotto le Alpi, mentre scendendo in direzione Sud la placca ricomincia ad innalzarsi all'altezza del Po, per poi piegare nuovamente sotto l'Appennino, inarcandosi. Un suo movimento può così generare terremoti nella zona di Verona e poi verso il Friuli e le Prealpi, scendendo poi in Emilia Romagna e lungo la dorsale. TERREMOTI PIU' O MENO PROFONDI - Sempre a causa di questo movimento più a Nord i terremoti sono più profondi, mentre diventano più superficiali (fra 10 e 15 chilometri) spostandosi più a Sud, nel punto in cui la placca incontra il movimento dell'Appennino. ONDE PIU' VELOCI IN VAL PADANA - Ma è la morfologia della Valpadana che permette alle onde di propagarsi più velocemente che in altre parti del Paese. Ne è la prova Milano che pur non avendo una locale sorgente di onde sismiche, risente dei terremoti più o meno distanti a causa di un meccanismo di amplificazione. Normalmente l' intensità di un terremoto diminuisce di 2 gradi Mercalli ogni 40 km a partire dalla sorgente, ma nella Pianura Padana, a causa di questo meccanismo di propagazione più efficiente, ci vogliono circa 80 km per ottenere la stessa attenuazione. TERREMOTI PASSATI - Il terremoto di ieri nel Reggiano è stato il più forte dal 1996 nel raggio dei 30 km dall'epicentro, mentre il 23 dicembre 2008 un terremoto di magnitudo 5,2 si verifico più a sud ad una profondità di circa 30 km. Nonostante il reggiano ed il veronese sono aree a bassa pericolosità sismica la loro storia annovera diversi eventi sismici. Nella zona di Verona l'ultimo grande terremoto, all'incirca di 6,4 gradi, era avvenuto nel 1117, mentre nel Reggiano nel 1832 un terremoto tocco i 5.6 gradi. Tra i più violenti ricordiamo quello del 1695 nell'Asolano con magnitudo 6,6 e quello del Friuli del 1976 con magnitudo 6,4 gradi.Ma il Nord e la Valpadana sono a rischio terremoti? Stando alle carte elaborate dal dipartimento della Protezione Civile la zona più a rischio è sicuramente il Friuli in particolar modo tra Prealpi carniche ed Alpi carniche ove il livello di pericolosità è massimo. Livello di pericolosità 2 per le alte pianure friulane, Prealpi bellunesi, Lessinia, alto Garda, Prealpi bresciane, Appennino emiliano-romagnolo e Romagna.(Fonte: 3B Meteo. Articolo: "Terremoti al Nord: cause, luoghi e ricordi")

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