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Veronica’s horror story

Creato il 02 aprile 2012 da Rory

Veronica’s horror story

AHHHHHHHHHHHHHH!!!

(oddio in questa foto sembra quasi che io abbia il seno!)

Cari amanti dell’horror,

poiché mi è stato chiesto da un lettore (!) e ne è scaturita una cosa interessante, ho deciso di elencare alcune delle prodezze che ho fatto nella mia vita e che mi hanno aiutata a capire che dovevo cambiare direzione-darmi una regolata-essere una persona migliore. Includo ovviamente solo le prodezze più divertenti, anche perché sennò smettete di leggere dopo trenta secondi!

Anzi, rilancio. Fatelo anche voi, non dico su un blog, basta anche solo rifletterci sotto la doccia, è un bell’esame di autocoscienza che vi indurrà a diventare delle persone meglio.

- In quarto ginnasio (13-14 anni) scappai durante la notte per andare a vedere un concerto dei LaCrus. Per fortuna non sono mai stata scoperta ma quest’evento segnò l’inizio di tante imbecillità e incoscienze.

- A 15 anni, per sfuggire ad un tampinatore, credendomi forse McGyver, saltai un muretto alto circa tre metri, anche se soffro di vertigini (dovevo essere totalmente impazzita). Fui graziata e non mi ruppi nulla ma mi feci numerosissime escoriazioni.

- Tra i 15 e i 16 anni, andavo continuamente via di casa senza fornire alcun tipo di spiegazione, salvo tornare la sera molto tardi, quasi sempre in lacrime. Era per me un periodo di grande sofferenza. Alla fine mi mettevo in piazza del Gesù a cazzeggiare e/o rimuginare.

- A 15 anni ero dark e facevo cose di sant’uffizio, che mi vergogno solo a pensarci. Mi sfotteva persino la mia prof del ginnasio, che sosteneva che dormissi in una bara (all’epoca dormivo in un comodo lettino con copriletto simpaticamente fuxia).

- A 17 anni ero punkabbestia, militantissima nei finto-comunisti liceali e ho vissuto anche per strada, una vera e propria follia (non vi preoccupate, mi raccattarono ben presto per un orecchio, riconducendomi a casa).

- I primi anni dell’Università combinavo diverse serie di cazzate turpitudini: dai tag stile writer dei poveri sui muri (ero giustificata poiché studente d’arte), alle lotte studentesche nel collettivo salvo candidarmi a rappresentante degli studenti con una lista di destra (!), traffici strani ai piani alti di uno dei palazzi dove seguivo, organizzazione di concertini ed eventi vari, molto discutibili e litigi con le forze dell’ordine.

A distanza di diversi anni da quello che è successo, mi sono resa conto di tutti gli errori commessi ma vi dirò, probabilmente se tornassi indietro rifarei quasi tutto, perché in quei momenti sentivo di dover fare queste scemenze e quindi le ho fatte senza alcun rimpianto. L’unica cosa che mi preoccupa davvero è che un giorno potrei avere una prole che, ereditando parte del mio corredo genetico, corre il rischio di fare cose analoghe e lì non saprei davvero che pesci prendere.

E voi? Quali sono le vostre storie più assurde, che magari vi hanno cambiato in meglio?



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