Ho capito da tempo che la scrittura è come un figlio e una volta uscita da te non ti appatiene più e fa ciò che gli pare anche se, dannatamente, anche se non lo vuoi, ti somiglia. Ognuno in “Verrai a trovarmi d’inverno” ci vede ciò che riesce a scorgere, a vedere, ad annusare. Grazie Delia, per la “missiva” che hai visto e che un giorno aprirò, visto che, è evidente ormai, spinge.
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