Nel nuovo numero di Versante Ripido, sempre ricchissimo di letture, Flavio Almerighi ha recensito Capo Mundi, il mio libro di poesia. Ma c’è molto, molto altro ancora da leggere. Buona lettura.
dal numero 8 – settembre 2014
Simonetta Sambiase per molti versi Poeta: Capo Mundi, Onirica Ed. 2014, recensione a cura di Flavio Almerighi.
(c) hengki koentjoro
…. La seconda. È che ogni uomo e ogni donna resuscitano a loro stessi nel momento in cui possono traslarsi, trasferirsi, armi, bagagli, esperienza verso una nuova vita, un nuovo approdo, considerando che l’arte della vita e quella della poesia sono somme di approdi. Con tutti i timori del caso, soprattutto quando la costa di partenza è perduta, non si potrebbe più raggiungere, tornare indietro, e la nuova terra non si intravede ancora, nemmeno si conosce la giusta direzione. Eppure il coraggio, la determinazione, la verità “sanno” e spingono ogni Ulisse alla propri Itaca in capo al mondo.
Il rumore di un viaggio
– quello vero o quell’ultimo -
discende e fa paura.
L’essere raggiunti dai suoni nelle orecchie
che franano pensieri impossibili da ascoltare
poco decifrabili, fuori dalla portata delle ore
che ti cambian nome.
Ed ora
non ci è rimasto più che il nulla
come il giorno primo in cui siamo nati
fuori dal mare
con la fame, battito convulso e lungo
questi passi e trapassi saranno per sempre
nuovi accenti di un mondo liquido
pieno di sopravvissute anime invisibili.
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