
Manca una settimana all’inizio delle procedure di elezione del nuovo Capo dello Stato. La Costituzione prevede una maggioranza qualificata per i primi tre turni di votazione, dal quarto è prevista la semplice maggioranza assoluta dei votanti. I ‘grandi elettori’ sono più di 1000. Tutti i deputati ed i senatori con l’aggiunta di una sessantina di delegati regionali.
Per mesi si è parlato di Monti, Prodi e Casini ma i risultati delle politiche hanno cambiato di molto le carte in tavola. C’è chi vorrebbe un accordo tra Berlusconi e Bersani, il Cavaliere spinge in questo senso per tutelarsi dalle inchieste. Altri, in molti, vorrebbero un Presidente fuori dall’inciucio. Poi ci sono i grillini, che oggi scelgono via web il loro candidato.
I nomi che circano sono molteplici, non è esclusa qualche sorpresa sul finale. Di seguito ecco i più accreditati:
Marini, Violante ed Amato. I possibili nomi per la Presidenza della Repubblica frutto di ‘inciucio’ tra PD e PDL.
Zagrebelsky, Rodotà o Bonino, qualora si decidesse di cercare una convergenza con il Movimento5Stelle.
Romano Prodi come ultima chance per Bersani di corteggiare qualche grillino e mettere al Quirinale una personalità antiberlusconiana.
La ministra Cancellieri come possibile outsider per mettere d’accordo Centrodestra e CentroSinistra.
