Inutile negarlo, quando si parla di matrimoni il personaggio principale è la sposa ma l’unico vero protagonista è l’Abito. Che sia principesco, scivolato, sexy o a sirena poco importa, deve stupire e affascinare grandi e piccini. Ogni futura sposa sa che la ricerca dell’abito è uno degli scogli più difficili da superare, vuoi perché lo sogniamo da una vita ed abbiamo grandissime aspettative, vuoi perché sui cataloghi alle modelle sta bene tutto o semplicemente perché è una grande spesa da sostenere e crea di conseguenza numerosi dubbi. Per sopravvivere a tutto questo, ecco il decalogo delle 10 cose che forse non sapete sulla scelta dell’abito:1. Le modelle degli abiti da sposa sono forse ancora più magre/ritoccate/perfette di quelle di Victoria Secret, sembrano tutte degli angeli caduti dal cielo e persino un sacchetto di tulle sembrerebbe su di loro un Valentino. Un bell’abito, di buona fattura, con un’ottima vestibilità, non necessita per forza di cose di un corpo da modella ma ricordatevi che ognuna di noi ha un fisico differente e non tutti gli stili ci stanno bene. Cercate quindi di valorizzarvi senza fossilizzarvi su una sola idea di abito.2. Arrivate in Atelier con una vaga idea di quello che vi piace. Per evitare inutili perdite di tempo e crisi isteriche della serie “non mi piace niente”, prima della prima prova cercate su internet un po’ di foto di abiti giusto per capire qual è il vostro stile. Magari poi verrà del tutto sconvolto ma almeno l’assistente avrà un buon punto di partenza da cui cominciare la scelta. Durante l’appuntamento chi vi segue in atelier cercherà di capire quali sono le parti che vi piacciono di più di ogni abito per poi orientare la scelta sul vestito da sposa perfetto per voi. 3. Fissate un budget e non provate mai abiti fuori dalla vostra disponibilità economica, neanche per sfizio. Ve lo dico con il cuore, non fatelo mai, questo perché se vi innamorate di un abito molto più costoso di quello che vi potete permettere, tutti gli abiti provati prima e dopo non reggeranno MAI il confronto, avrete sempre in mente quel determinato abito e con molta probabilità tornerete a casa a mani vuote e demoralizzate.4. Al 1° appuntamento in Atelier portate poche ma valide persone, evitate di portare tutte le vostre amiche, la zia, la nonna e il cane. Più persone ci saranno, più pareri discordanti avrete che vi potranno mandare in confusione. Ricordatevi che il gusto è soggettivo ma se un abito vi sta male è oggettivo. Valutate bene le riflessioni dei vostri accompagnatori e scegliete l’abito che vi piace di più ma soprattutto che vi sta meglio. 5. Per il 1° appuntamento indossate della biancheria intima adeguata e questo ve lo chiedono a gran voce tutte le assistenti di Atelier. Prediligete un completino bianco con reggiseno senza spalline, possibilmente slip senza cuciture (niente perizomi o tanga per cortesia). Sarete più comode e a vostro agio voi e la persona che vi assisterà. 6. Non fatevi ingannare dalla pedana, quel rialzo furbo situato davanti allo specchio che vi fa sembrare delle stangone pazzesche e vi slancia come nessun tacco mai nella vita. Non so se gli atelier li hanno in dotazione più per ingannare l’occhio della sposa (un po’ come gli specchi dimagranti) o più semplicemente per far cadere meglio l’abito. Vi consiglio di scendere e farvi un giro per l’Atelier, in questo modo vi vedrete ad un altezza normale e REALE, inoltre potrete testare la vera forma dell’abito sul vostro fisico e la fluidità durante la camminata. 7. La sottogonna non serve solo a far volume. Soprannominata can-can, la gonna ampia e rigida, da indossare sotto l’abito, serve a dar volume e non solo. Quando ero nel camerino dell’atelier Pronovias, la bravissima assistente Giusy, prima di farmi provare gli abiti, si era presentata da me con una sottogonna rigida da farmi indossare. Io scettica come poche, la guardo e le dico “non credo di volere altro volume negli abiti, sembrerò una meringa”. Ovviamente non avevo capito nulla, a guardarla con attenzione, la gonna non era per niente ampia, ma aderente sui fianchi e leggermente scampanata. La sua funzione è quella di impedire all’abito di infilarsi tra le gambe o tra i piedi della sposa mentre cammina e di conseguenza diminuisce le possibilità di inciampare mentre si salgono le scale, si cammina o si balla. Appena provo il primo abito capisco subito quanto fosse importante quel pezzo di stoffa dalle bacchette rigide. La camminata è fluida e neanche una volta ho calpestato l’abito, praticamente un miracolo visto che sono alta un metro e 60 e l’abito di prova era più lungo di me di 20cm.8. L’abito giusto o è il 1° che provate o quello che non avevate per niente considerato. Proprio per questo dovete essere molto aperte mentalmente e lasciarvi stupire. Vi accorgerete molto presto che non per tutte vale la regola del “1°amore”, molte volte è proprio l’ultimo della lista, quello che avevate escluso a priori, l’abito più adatto a voi. 9. Non si deve per forza piangere. Io sono un’emotiva di natura, piango per qualsiasi cosa e per la 1° visita in Atelier mi ero preparata a fiumi di lacrime. Ma l’unico fiume, è stato quello di spumante che riempiva i bicchieri dopo il mio Sì. Emozione tanta, tensione e adrenalina a mille, solo un po’ di occhi lucidi in un momento di indecisione misto a panico. Quindi non preoccupatevi se provando il vs abito preferito non scatta la lacrimuccia, la vostra reazione emotiva non sempre è così scontata. La cosa importante è che quando ci guardiamo nello specchio, ci vediamo favolose. Ecco qual è la sensazione che deve predominare, vi dovete sentire incredibilmente belle. 10. Se siete indecise tra due abiti, provateli in successione rapida. Provato sulla mia pellaccia da sposa super indecisa, se ti piacciono due abiti la crisi è assicurata. Il problema è quando sono entrambi favolosi ma hanno due stili differenti che non ti permettono di prediligere l’uno o l’altro. Il trucco sta nel mantenere la calma e provare in successione rapida i due abiti, indossare il primo, uscire, vedersi allo specchio 2 secondi e ricambiarsi. L’alternativa meno faticosa è quella di farsi scattare delle fotografie in modo da confrontare i due abiti immediatamente, ma io prediligo la prima opzione, dipende tutto da come ve li sentite addosso, è l’unica emozione in grado di farvi scegliere. Il trucco per scegliere quindi è uno ed è molto semplice: Se con quell’abito vi sentite favolose, allora è quello giusto.
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