A meno di tre giorni dalla prima sfida back-to-back dell’intercity derby scozzese, i due head coach hanno comunicato le formazioni che si affronteranno al Murrayfield Stadium nel Boxing Day, con kick off fissato per le 3.05pm locali.
Oggi vediamo nel dettaglio come i Glasgow Warriors arrivano alla sfida, sempre molto sentita per il fascino della tradizione che circonda la “1872 Cup”, il derby rugbistico più antico del panorama ovale mondiale giunto alla 141esima edizione.
I Glaswegians di coach Gregor Townsend hanno cominciato la stagione con grandi aspettative. Dopo aver raggiunto le semifinali di Celtic League per due anni consecutivi, l’obiettivo dei Warriors per il 2013/’14 è, decisamente, quello di vincere qualcosa e, possibilmente, andare avanti in Europa, traguardo mai raggiunto nella storia del Club.
Nel torneo domestico l’avvio è clamoroso. Cinque vittorie consecutive, non sempre accompagnate da un grandissimo gioco espresso ma, si sa, anche nel rugby (a volte!) conta solo il risultato. L’affermazione più convincente è quella di fine settembre contro i campioni in carica di Leinster ma anche il successo al “Parc y Scarlets” contro l’ex flanker John Barclay in ottobre sembra il perfetto viatico per l’avventura europea.
Poster affisso alle pareti all’interno del Main Stand dello Scotstoun Stadium di Glasgow
Che, però, segna l’inizio dell’involuzione dei Warriors. La batosta subita contro Toulon, infatti, se da un lato era preventivabile, lascia più di qualche strascico sul morale e sulla forma degli scozzesi. Il punto di bonus offensivo, grazie alle quattro mete marcate nella ripresa, dopo aver chiuso il primo tempo sotto 34-0, ha forse coperto i problemi che sono emersi, una settimana dopo, in casa contro gli Exeter Chiefs, capaci di strappare un fondamentale punto di bonus difensivo. Anche la pausa per gli impegni della nazionale non ha aiutato Townsend, ma poco prima è la brutta sconfitta ad opera di Munster in casa, che ha posto termine ad una striscia positiva allo Scotstoun Stadium che durava dal 23 novembre del 2012, a minare ulteriormente le certezze dei Glaswegians. Da allora, qualche risultato alterno, con le vittorie su Connacht e Ospreys intervallate dalla sconfitta casalinga (la seconda consecutiva) contro i NG Dragons, va detto con una squadra sperimentale e senza i nazionali, prima della doppia debacle contro i Cardiff Blues, che a posto fine, anche per quest’anno, alle speranze di knockout stage in Heineken Cup.
Insomma, dal punto di vista dei risultati, i Glasgow Warriors arrivano alla sfida di giovedì con un bisogno disperato di vincere per invertire una brutta tendenza e, dopo il rinvio del match contro il Benetton Treviso di venerdì scorso, il derby contro Edinburgh è la vera occasione di chiudere in crescendo l’anno e rilanciarsi in classifica.
Townsend dovrà fare a meno di capitan Al Kellock, che è stato operato al braccio infortunatosi nel corso del quarto turno di Heineken Cup e sarà costretto a stare almeno quattro mesi lontano dai campi. Anche Mark Bennett, trequarti di belle speranze fresco di primo cap con la Scozia 7s, sarà indisponibile per qualche settimana dopo essersi rotto un osso del piede.
Chris Cusiter guiderà i Glasgow Warriors contro Edinburgh (nella mia foto, in azione contro gli Aironi il 5.11.2011 allo “Zaffanella” di Viadana)
Per la sfida ad Edinburgh, Stuart Hogg verrà schierato al centro per la prima volta in stagione, con Alex Dunbar, in quella che sarà la decima diversa coppia al centro in quattordici gare, segno che a metà campo il coach dei Glaswegians, al netto degli infortuni, non sembra ancora aver trovato una certa stabilità. Sean Maitland agirà estremo, mentre Duncan Weir è stato preferito apertura a Ruaridh Jackson e farà coppia (per la quarta volta in stagione) con Chris Cusiter, che in assenza di Kellock è stato confermato capitano.
Stupisce l’assenza dal XV di Josh Strauss, che con il seconda linea figiano Leone Nakarawa, che ha ben impressionato quando ha avuto occasione di giocare, sarà in panchina. Spazio quindi a Holmes ed Harley, con Wilson schierato numero 8.
Ecco il XV dei Warriors: 15. Sean Maitland 14. Tommy Seymour 13. Stuart Hogg 12. Alex Dunbar 11. DTH van der Merwe 10. Duncan Weir 9. Chris Cusiter (C) 1. Ryan Grant 2. Pat MacArthur 3. Jon Welsh 4. Tim Swinson 5. Tom Ryder 6. Rob Harley 7. Tyrone Holmes 8. Ryan Wilson
Panchina: 16. Dougie Hall 17. Gordon Reid 18. Moray Low 19. Leone Nakarawa 20. Josh Strauss 21. Chris Fusaro 22. Henry Pyrgos 23. Ruaridh Jackson
I Warriors saranno seguiti al Murrayfield, come d’abitudine, da un folto pubblico; la media spettatori allo Scotstoun quest’anno si aggira attorno alle 5mila unità, un dato lontano da certe realtà celtiche ma ottimo per la Scozia. Le possibilità di centrare la quinta “1872 Cup” consecutiva non sono poche, ma solo una vittoria nella Highland Cathedral potrebbe mettere il club dell’Ovest nelle migliori condizioni per difendere il trofeo. E contro questo Edinburgh, rinfrancato dalla cura Solomons-Mouneimne, non sarà assolutamente facile.