Oggi l'Istat ha diffuso i dati sulla produzione
industriale di aprile. Il crollo, ormai, sembra non conoscere fine e in
aprile si è archiviato il ventesimo calo consecutivo. Da inizio della crisi, si
è perso oltre il 25% e, allo stato attuale, nessun indicatore lascia
supporre che, nel breve periodo, potremmo assistere ad un'inversione di
tendenza. Quindi è del tutto verisimile attendersi ulteriori cadute anche nei
prossimi mesi, stante l'ulteriore deterioramento del quadro congiunturale.
da Istat
In aprile 2013 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è
diminuito dello 0,3% rispetto a marzo. Nella media del trimestre
febbraio-aprile l'indice ha registrato una flessione dell'1,0% rispetto al
trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, in aprile 2013 l'indice è diminuito
in termini tendenziali del 4,6% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19
di aprile 2012). Nella media del periodo la produzione è scesa del 4,4%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, ad aprile
2013, diminuzioni tendenziali in tutti i comparti. Calano in modo significativo
i beni di consumo (-5,8%) e, in misura minore, i beni strumentali e i beni
intermedi (-4,5% per entrambi).
Segna un calo più contenuto l'energia (-2,3%).
Nel confronto tendenziale, ad aprile 2013 i settori in crescita sono quelli
della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi
elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+10,0%), della produzione
di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,6%) e della
fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico
non elettriche (+1,4%).
Il settore che, in termini tendenziali, registra in aprile la più ampia
variazione negativa è quello dell'attività estrattiva (-14,8%).
Sempre l'Istituto di Statistica ha rivisto al ribasso
le stima preliminare del prodotto interno nel primo trimestre 2013: il calo dell’attività economica viene infatti fissato
allo 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% nei confronti del primo
trimestre del 2012. La stima diffusa il 15 maggio 2013 scorso aveva rilevato
una diminuzione congiunturale dello 0,5% e un calo tendenziale del 2,3%. La
variazione acquisita del PIL per il 2013 è pari a -1,6%. Nel
primo trimestre del 2013 le esportazioni sono calate, rispetto al trimestre
precedente dell’1,9%, segnando il peggior dato dal primo trimestre del 2009.
Nel primo trimestre 2013 dati negativi per tutti i settori di attività, fatta
eccezione per l’agricoltura. Il valore aggiunto ha registrato infatti variazioni
congiunturali negative del 3,6% nelle costruzioni, dello 0,7% nell’industria e
dello 0,4% nei servizi, mentre è aumentato del 4,7% nell’agricoltura. In
termini tendenziali il calo è del 6,9% nelle costruzioni, del 3,2%
nell’industria, dell’1,4% nei servizi; aumento dello 0,1% in agricoltura.
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