A 499 giorni dall'apertura delle Olimpiadi di Londra 2012, analizziamo quali potranno essere gli sport di squadra italici che parteciperanno alla competizione sul suolo britannico.
Con calcio (maschile e femminile), pallamano e hockey sul prato maschile già fuori da ogni discorso qualificazione, restano in lizza sette discipline: volley (m. e f.), pallanuoto (m. e f.), basket (m. e f.) ed hockey sul prato femminile.
Al momento le principali indiziate alla qualificazioni ai Giochi sono pallavolo femminile e maschile e pallanuoto maschile. Poche speranze per Setterosa e pallacanestro, la sorpresa potrebbe arrivare dalle ragazze dell'hockey.
Le candidate principali: la pallavolo femminile non dovrebbe incontrare alcun tipo di difficoltà nello staccare il pass. Ad una squadra già solida, giunta quinta agli ultimi Mondiali, si aggiungeranno la fuoriclasse oriunda Carolina Costgrande e la rivelazione del campionato italiano Monica Ravetta. Una volta a Londra, il volley rosa sarà da medaglia. Stesso discorso vale per il Settebello, argento agli ultimi Europei e formazione dai più ampi margini di miglioramento nel Vecchio Continente. Più complicato il discorso per la pallavolo maschile, che comunque potrà beneficiare dell'ultimo torneo di qualificazione in programma a Roma. La massima serie (A1) non ha proposto novità particolarmente interessanti, dunque il nuovo ct sarà obbligato a pescare i giovani in A2. Rimane il nodo-Fei: farà ancora parte del gruppo tricolore o il suo addio all'azzurro sarà definitivo? Nel complesso giocatori di talento come Savani, Parodi, Mastrangelo, Birarelli e Martino forniscono ampie garanzie per la partecipazione a Cinque Cerchi.
Serve l'impresa: nello sport moderno qualificarsi alle Olimpiadi è diventato molto più arduo che conquistare un podio. Nel basket maschile, infatti, solo le prime due classificate dei prossimi Europei potranno staccare l'ambito biglietto, mentre le selezioni dal terzo al sesto posto disputeranno un torneo pre-olimpico su scala mondiale. Razionalmente, l'Italia non vale al momento queste posizioni, neppure con le sue stelle Nba (ammesso che vi partecipino). Il ct Piangiani sta svolgendo un lavoro apprezzabile, dando spazio ai (pochi) giovani di talento del nostro campionato (Melli, Gentile e Hackett su tutti) e convocando un oriundo di valore come l'americano Jeff Viggiano. L'impressione, però, è che servano almeno 2 anni per amalgamare la squadra. Situazione simile, ma ancora più complessa per il basket femminile, che dovrà addirittura giocare un Additional Round per la qualificazione agli Europei. Infine il Setterosa: il processo di ricostruzione procede a piccoli passi. Per andare in Gran Bretagna, tuttavia, bisognerà classificarsi tra le prime tre in un torneo (da disputare in Italia) con Russia, Olanda, Canada, Spagna, Grecia e Ungheria: attualmente pare un'impresa improba per le azzurre.
La possibile sorpresa: già nel 2007 l'Italia dell'hockey prato femminile sfiorò una storica qualificazione a Pechino 2008 perdendo nel match decisivo dalla Corea del Sud. In questi anni il progetto tricolore si è evoluto, grazie ad ottimi investimenti nel settore giovanile ed a raduni sempre più frequenti della prima squadra. La presenza di alcune oriunde, inoltre, potrà fare la differenza: dalle gemelle olandesi Padalino, alle argentine Obrist e Canavosio, fino alla polacca Wybieralska. Un dato singolare: in squadra sono presenti ben 4 coppie di gemelle: oltre alle già ricordate Padalino, figurano De Guio, Chirico e Pacella. In questo settore servirà una mano dal sorteggio: in caso di torneo preolimpico da disputare in Azerbaijan o India aumenterebbero le chances. Tutto si complicherebbe, invece, qualora le azzurre vengano inserite nel gruppo del temibile Giappone. In definitiva, il sogno, mai come in questa occasione, pare alla portata.
Federico Militello