Verso una sottoscrizione del capitale sociale del Venezia FC, una nuova stagione per VeneziaUnited e per la tifoseria

In questi ultimi giorni si sono succedute una serie di riunioni che sono servite a chiarire la posizione dell’Associazione.
Anche perché la rifondazione della Società, che ora va sotto il brand di Venezia FC, dopo la fallimentare esperienza Russa, va inquadrata in una logica di una prudente apertura di credito verso il nuovo gruppo imprenditoriale Americano.
Non che la differenza di longitudine stia necessariamente a significare qualcosa di meglio, ma l’impostazione squisitamente imprenditoriale della nuova compagine offre sicuramente una base di confronto più aperta.
Alcune prime scelte operative vanno positivamente verso una maggior attenzione alle realtà territoriali: giocatori, tecnici e staff ne sono una testimonianza.
L’approccio imprenditoriale, dato che nessuno al giorno d’oggi nel mondo del calcio può assumere un ruolo né di filantropo né di benefattore, va visto nella logica di una gestione improntata all’aziendalismo più spiccato e la proprietà americana, da questo punto di vista, semmai lo accentua ancor più.
Il consiglio direttivo di VeneziaUnited si pone in maniera positiva e propositiva di fronte a questo scenario, sapendo che le sfide imprenditoriali, anche nel mondo del calcio, si devono misurare sulla qualità e sull’efficacia delle azioni.
La chiarezza degli obiettivi, la trasparenza della gestione, un rapporto stretto con il territorio della nostra Città che vogliamo definire Metropolitana, l’assunzione di un ruolo di punto di riferimento per il progresso sportivo e anche sociale di una comunità vasta, la volontà di recuperare e in qualche modo dare continuità alla denominazione FBC Unione Venezia saranno sicuramente le cartine di tornasole per misurare la qualità di questa nuova compagine.
Compagine che, in questa prospettiva squisitamente imprenditoriale che fa riferimento ad un gruppo di finanziatori-investitori, con molta probabilità, alla fine di questo ciclo – che ci auguriamo sia positivo per tutti, ricevendone da parte nostra gli eventuali benefici in ordine di partecipazione e di risultati anche sportivi – vorrà ricavarne tutti i benefici economici che ne derivano.
In questa logica che, vogliamo ripeterlo, giudichiamo positivamente rimane però l’assunto di fondo di fronte al quale nessuna proprietà, e gli esempi nel calcio italiano e nostrano si sprecano, potrà mai derogare: la vera e unica proprietà della squadra, della sua storia, dei suoi simboli, dei suoi colori rimane e rimarrà sempre della Città e dei suoi tifosi.
E’ un’anima che nessuno potrà mai acquistare con la forza del denaro, e che, in questo senso, se vorrà ottenere il massimo dell’appoggio e del consenso, non potrà mai approcciare il tifoso come fosse un cliente.
La decisone conseguente e coerente con questo scenario, che è stata assunta dal CD di VeUtd e che è stata condivisa anche con tutti i firmatari dell’appello sottoscritto il 6 Luglio, è quella di riportare al centro dell’azione operativa dell’Associazione la partecipazione dei tifosi alla gestione della società.
Per far questo l’Associazione lancerà a breve una sottoscrizione pubblica per raccogliere tra i tifosi arancioneroverdi la disponibilità a versare quote da destinare all’acquisizione di una percentuale anche simbolica (1%) del capitale sociale del Venezia FC da parte di tutti coloro i quali si riconoscono nei principi e nei valori fondativi dell’Associazione VeneziaUnited, nello spirito che aveva animato la fondazione dell’Associazione stessa nel Giugno del 2010, quando si veniva da una situazione altrettanto complessa ma anche allora densa di stimoli positivi.
A rafforzamento di questo indirizzo il CD ha deciso di convocare l’Assemblea dei Soci in seduta Straordinaria, presentandosi unanimemente dimissionario, per l’ultima decade di Novembre 2015.Con questo si vuole aprire fin da ora la discussione e definire la prospettiva di una nuova gestione dell’Associazione stessa.
Associazione VeneziaUnited
da:Veneziaunited.com