Magazine Diario personale

Versus.

Da V

-Siamo ancora qui, io e te.

-Come sempre e per sempre.

-Con quei capelli e quel maglione sembri una bambina

-E invece gli anni passano. Ora mi chiamano adulta. Dicono che ho delle responsabilità,non si capisce se verso me stessa o verso di loro.

-Fa differenza?

-Fa sempre differenza. Prima o poi si deve scegliere,per qualunque cosa. Il limbo non ha mai fatto bene a nessuno.

-S’ingrassa

-E si ingrassano i pensieri

-E poi si va a correre…

-Passo dopo passo,sempre più veloce. Ma manca la meta,si gira intorno

-O forse sai dove vuoi andare,ma i chilometri sono troppi. Per le gambe e per i pensieri.

-Sembro una bambina. Devo truccarmi di più!

-Deve sciacquare via tutto!

-E cosa rimarrebbe?

-Tu?

-Io sono rimasta in quella maglia enorme dei Nirvana,nelle all star bucate e in tutta quella carta impregnata d’inchistro,lasciata ormai a prender polvere. Io non ci sono più. Io sono diventata grande.

-Ti ricordi quando grande la volevi diventare?

-Si vuole sempre ciò che non si può avere,senza badare a quello che si può stringere tra le mani

-L’inconsistenza affascina perchè la puoi plasmare come vuoi. E a te,i confini,non piacciono

-Cristo. Mi sembro uno di quei personaggi di Dostoevskij che vivono nella loro testa!

-Ahahhah tesoro mio,nessuno scriverebbe mai di te!

-Oh se scrivessero di me! Con certe parole non c’è ritorno. Si è dannati,spogliati,annusati,guardati,sfiorati,picchiati,sedotti,abbandonati,prosciugati,legati,segnati…con certe parole. Per sempre.

-Come con le persone…

-Non c’è ritorno con certe parole.

-Le incroci-certe persone-ed è come una collisione. Per sempre. Che ci sono quelle che ti ricostruiscono,pezzo per pezzo,con minuziosa perizia

-E quelle che di pezzi se ne sono portati via. O forse li hai regalati e nemmeno te ne ricordi.

-Quelle che ti entrano sotto pelle senza che nemmeno te ne accorga. E le vorresti li.

-Sotto pelle

-Sperando che non te la lacerino

-O non ti lacerino il cuore

-Ma tanto sei grande,la pelle è resistente. E piena di rughe!

-Ma se i muri cadono…

-Non si è più sicuri di niente

-Che vuoi?

-E tu cosa vuoi?

-Io lo so. Ma faccio finta di non saperlo.   

-Finta. Come il colore delle tue labbra,della tua pelle. Ma tanto sotto il trucco – e basta poco per toglierlo-ci sei sempre tu. E sarebbe semplice,semplice come sganciare quella cerniera che tiene su il tuo vestito,che tiene su tutto.

-Semplice. Ma non facile.   

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