Un corto cappotto, che assomiglia più ad una giacca allungata, con maniche di pelle apre la sfilata di Versus, la modella esce sulla passerella da una saracinesca: il mood della collezione è sexy punk. Minigonne vertiginose con le zip, anche gli abiti lasciano le gambe scoperte e giocano o con lunghe allacciature sulle braccia e il busto che svelano altre nudità o le trasparenze tra la stoffa che si intreccia come se fossero dei fili, i pantaloni sono superskinny.
La pelle è protagonista insieme alle stampe (disegni caleidoscopici che si ripetono ossessivamente o energiche pennellate astratte), i colori sono forti: bordeaux, viola, fucsia, blu, giallo. I capispalla, tra cui voluminose pellicce e la giacca da biker, accentuano le spalle e contrastano con il resto della silhouette.
Altissimi stivali di pelle nera o elasticizzati nelle stesse stampe degli abiti, stivali al polpaccio scomposti in più moduli e assemblati e dal tacco vertiginoso, borse medie la cui tracolla è attorcigliata al polso e portate in mano completano il look di questa giovane ragazza. L’incontro di Donatella Versace e Christopher Kane fonde i codici della storia del marchio e l’impronta londinese del giovane designer.