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La vertenza "Granarolo", a Bologna, che ha visto nel maggio dell'anno scorso il licenziamento di 51 lavoratori dipendenti da un consorzio di cooperative, la Sgb, impiegati presso i magazzini, appunto, della Granarolo, non compare molto nei notiziari, ma rimane emblematica per diversi aspetti. Innanzitutto, per il fatto che i lavoratori siano stati licenziati, come dicono le cronache, "per aver scioperato contro un taglio in busta paga pari al 35% dello stipendio" (che li porta a guadagnare 700 euro al mese per 40 ore settimanali). Poi, perché ha ribadito quello che è ormai noto, e cioè il sistema di appalti e sub-appalti per la fornitura di servizi, che porta ad una sostanziale de-responsabilizzazione degli attori in campo: la Granarolo ha appaltato alla Ctl (Cooperativa trasporto latte), che a sua volta ha sub-appaltato al Consorzio Sgb (Service Group Bologna). Infine, ma non ultima considerazione, perché la vicenda sta facendo emergere quanto il termine "società cooperativa" rimanga spesso un riferimento solo nominalistico ad una realtà sociale basata sul fine mutualistico di garantire ai soci un lavoro, non dimenticando quanto la stessa Costituzione stabilisce nell'art. 45 - 1° comma - : «La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualita' e senza fini di speculazione privata» (detto per inciso, il presidente della Granarolo, società appaltante, è anche presidente della Lega delle cooperative dell'Emilia-Romagna). Quello che ci si attende da una cooperativa è un approccio "diverso" nell'affrontare una crisi aziendale, più rispondente alla sua filosofia di base.
La vertenza dei 51 lavoratori licenziati è appoggiata dal sindacato SI Cobas.
Per maggiori informazioni:
"Granarolo, i facchini bloccano l'arrivo delle merci: "Ci hanno detratto 35% del salario"
di Giovanni Stinco, da Il Fatto Quotidiano, 1° maggio 2013;
"Facchini licenziati, a Bologna lavoratori da tutta Italia per chiedere il reintegro"
di Annalisa Dall'Oca, da Il Fatto Quotidiano, 2 febbraio 2014;
"Facchini Granarolo, gli scrittori di Bologna puntano il dito contro le cooperative"
di Fabrizio Salvatori, dal sito www.controlacrisi.org, 30 gennaio 2014.
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