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Pare una cosa assurda ma è così,la città degli innamorati per antonomasia affonda le radici del proprio nome nel fatto che il suo primo insediamento era su di un colle,da qui poggio e poggiolo.
Etimologie a parte Verona è una città che definire meravigliosa è riduttivo,esiste fin dai tempi degli etruschi e passando per i Romani e la Serenissima è giunta fino a noi,nel corso dei secoli ha sempre mantenuto un ruolo di primo piano e un'importanza strategica non indifferente.
E' quindi naturale che nel corso del mio peregrinare in giro per l'italico stivale proprio li dovessi capitare.Vagando per le sue vie si resta colpiti dalla moltitudine di architetture che abbelliscono la città:dal romano,al medioevale,al gotico,al rinascimentale,tutte amalgamate in un'alchimia che rende unica la città.Vagando per gli stretti vicoli della parte storica si gira l'angolo e improvvisamente ci si trova davanti una chiesa in stile gotico che non ha nulla da invidiare a Notre Dame de Paris,oppure un palazzo tardo medioevale che con sobria sontuosità ricorda il periodo d'oro della Serenissima.
Ma,considerando che su Verona sono state scritte ciclopiche enciclopedie,e molte altre ne potrebbero essere scritte,non vi annoierò con quelle che potrebbero essere le solite banalità,torniamo quindi all'humus del discorso.
Non era sicuramente alla mia prima visita che facevo alla città,quindi volevo vedere qualcosa di cui avevo sentito parlare ma non avevo mai visto,in quanto si trova nella second-line nello shopping-tour classico: Castelvecchio.
All'esterno si presenta come una fortezza austera e abbastanza grande,attraverso il fossato,entro nelle mura.
Al suo interno si trova un arioso e rilassante giardino dal quale si accede alla struttura "residenziale" del castello,dove hanno trovato posto i musei scaligeri,molto interessanti da visitare con tante opere e reperti che illustrano la storia della città veneta.
A fianco del castello si trova il ponte Scaligero,praticamente un ponte fortificato,all'entrata del quale un antico romano fa buona guardia e saluta tutti i turisti che passano,in andata e in ritorno,dal ponte,molto suggestivo..anche se a sentirlo parlare ha poco dell'antico romano.Il ponte non è proprio quello originale in quanto,durante l'ultima grande guerra le truppe che si ritiravano dalla città hanno ben pensato,quale regalo di commiato,di farlo saltare per aria,fu ricostruito ne 1951 esattamente identico all'originale.
Su Verona non mi sento di scrivere altro in quanto c'è tanto,molto,troppo,di più da vedere...una città stupenda.
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