Vescovato, autorizzate le emissioni atmosfera di Padana Energia. Nuovo stoccaggio in arrivo o no?

Creato il 24 giugno 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

L’amministrazione provinciale ha concesso l’autorizzazione unica ambientale alle emissioni in atmosfera a Padana Energia, che potrà così usare il pozzo e la centrale di gas a Vescovato, che saranno a loro volta collegati con Piadena tramite metanodotto, come spiega il documento in allegato. È in corso un processo autorizzativo, da quel che si comprende, che potrebbe condurre alla richiesta di un nuovo stoccaggio di metano con centrale di distribuzione e commercializzazione, dato che nei giorni scorsi è pervenuta al Comune di Vescovato una richiesta di autorizzare il trasporto esplosivi da parte dell’azienda francese Schlumberger, già attiva presso lo stoccaggio di Bordolano nel recente passato.
Per la provincia di Cremona sarebbe l’ennesima richiesta. Si ricordi il contesto di Vescovato: terreno agricolo di pregio e latteria nelle vicinanze.
Cremona vantava di essere la “capitale dell’agricoltura”. Questa doveva essere almeno la prospettiva, palesemente sconvolta dalla volontà di stoccare e effettuare compravendita di gas metano.
Alcuni dati tratti dall’autorizzazione.

Funzionamento 24 h/die
Frequenzacontinua
Altezza camino dal suolo  7 m
Portata fumi (max) 500 Nm 3/h
Inquinantigas naturale + tracce di idrocarburi Alcani (escluso
CH4): < 300 mg/Nm 3
Glicoli  etilenici  GDE(come MEG):  < 300 mg/Nm3
Impianti di abbattimento raffreddamento ­ carboni attivi

Sul sito del ministero per lo sviluppo economico non è segnalata alcuna richiesta di autorizzazione di stoccaggi di metano: allora qual è l’obiettivo di Schlumberger e di Padana Energia?

Nel testo del documento scaricabile cliccando qui si parla di attività di stoccaggio ma la cattura di schermata della pagina dell’Unmig, come altre pagine, dimostra che non esiste nemmeno una richiesta di stoccaggio a Vescovato.

Si può rileggere cliccando qui l’autorizzazione del 7 marzo, dove si parla di attività estrattiva non di scavi né di stoccaggio. Il quadro dunque è contraddittorio. Inevitabile che il sindaco di Vescovato chieda chiarimenti in Provincia.