L’amministrazione provinciale ha concesso l’autorizzazione unica ambientale alle emissioni in atmosfera a Padana Energia, che potrà così usare il pozz
Per la provincia di Cremona sarebbe l’ennesima richiesta. Si ricordi il contesto di Vescovato: terreno agricolo di pregio e latteria nelle vicinanze.
Cremona vantava di essere la “capitale dell’agricoltura”. Questa doveva essere almeno la prospettiva, palesemente sconvolta dalla volontà di stoccare e effettuare compravendita di gas metano.
Alcuni dati tratti dall’autorizzazione.
Funzionamento 24 h/die
Frequenzacontinua
Altezza camino dal suolo 7 m
Portata fumi (max) 500 Nm 3/h
Inquinantigas naturale + tracce di idrocarburi Alcani (escluso
CH4): < 300 mg/Nm 3
Glicoli etilenici GDE(come MEG): < 300 mg/Nm3
Impianti di abbattimento raffreddamento carboni attivi
Sul sito del ministero per lo sviluppo economico non è segnalata alcuna richiesta di autorizzazione di stoccaggi di metano: allora qual è l’obiettivo di Schlumberger e di Padana Energia?
Nel testo del documento scaricabile cliccando qui si parla di attività di stoccaggio ma la cattura di schermata della pagina dell’Unmig, come altre pagine, dimostra che non esiste nemmeno una richiesta di stoccaggio a Vescovato.
Si può rileggere cliccando qui l’autorizzazione del 7 marzo, dove si parla di attività estrattiva non di scavi né di stoccaggio. Il quadro dunque è contraddittorio. Inevitabile che il sindaco di Vescovato chieda chiarimenti in Provincia.